La perla ritrovata nella Riviera delle Alpi | 16 ottobre 2022, 08:06

Ornella Muti madrina del 75esimo compleanno del Casino, che festeggia e prepara il rilancio

A margine dei festeggiamenti per l'anniversario, l'Amministratore unico, Rodolfo Buat, ha annunciato che l'azienda riuscirà ad anticipare di otto mesi l'esborso di quattro milioni di euro ai creditori

Da sn Rodolfo Buat, Ornella Muti e Luciano Caveri (cliccare sulla foto per avviare la gallery)

Da sn Rodolfo Buat, Ornella Muti e Luciano Caveri (cliccare sulla foto per avviare la gallery)

Tra gli applausi del pubblico, salì sul palco del Grand Hotel Billia nel 1979 (Grolla d'Oro come migliore attrice) e nel 1998 (Grolla d'Oro alla carriera) per offrire ai flash dei fotografi il suo ammaliante sorriso. Venerdì sera Ornella Muti è tornata a Saint-Vincent come madrina dei festeggiamenti per il 75esimo anniversario della Casa da gioco valdostana.

Ad accoglierla - e anche questa volta tra applausi di sincera ammirazione - l'amministratore unico della Casino spa, Rodolfo Buat e l'assessore regionale alle Società partecipate, Luciano Caveri. Presente all'evento anche la neo senatrice valdostana Nicoletta Spelgatti assieme al consigliere regionale Paolo Sammaritani.

Settantacinque anni vissuti intensamente, quelli trascorsi tra le mura del Casino de la Vallée. Alle ore 21 del 29 marzo 1947, in quello che poì diverrà il Grand Hotel Billia il capo tavolo Robert Semeghini diede il fatidico annuncio “messieurs, faites vos jeux” e i primi tre clienti annunciarono le loro puntate: un industriale tessile biellese, un avvocato casalese e un commerciante di Torino, dei quali la discrezione dei croupier impedì venissero tramandati i nomi. L’impiegato Antonio Rolleri prese la pallina d’avorio, diede al cilindro della roulette una spinta in senso orario e avviò in senso opposto la sfera. Dopo alcuni giri la pallina, superò le barriere a losanga, rimbalzò e saltellò sulle caselle per fermarsi su quella contrassegnata dal numero nove. “Neuf, rouge, impair et manque”. E da lì iniziò il lungo e talvolta travagliato (e come non avrebbe potuto esserlo, visto il prodotto trattato) cammino aziendale. Presidente della Giunta a quel tempo era Severino Caveri. Il decreto di apertura del Casinò era stato emanato il 3 aprile 1946 su impulso del sindaco di Saint-Vincent, Elia Page, con l'obiettivo di "rafforzare le capacità di sviluppo turistico della Regione e del Comune".

La storia del casinò valdostano è stata caratterizzata dall'indiscusso valore economico che ha rappresentato per molti anni, con un picco indiscutibile all'inizio degli anni '80 quando venne di fatto raddoppiata la capacità produttiva della casa da gioco e dell'albergo. Ma è stata anche una storia in cui glamour, cultura, mondanità e sport si sono incontrati nelle numerosissime iniziative promosse, tra tutte il Premio Internazionale per le Scienze Mediche, le Grolle d'Oro del Cinema italiano, il Premio di Giornalismo, un Disco per l'Estate".

Dall'1 gennaio 2003 la gestione è affidata a Casino de la Vallée spa, società a capitale interamente pubblico (99% Regione Valle d'Aosta e 1% Comune di Saint-Vincent). "Nonostante una costante evoluzione dell'offerta di gioco e gli importanti investimenti realizzati - riporta una aziendale del marzo scorso - negli ultimi dieci anni la crisi ha progressivamente toccato la Casa da gioco, come in generale tutto il mercato dei casinò". E infatti al Casino, che dal 2021 è in concordato preventivo, è in corso una profonda ristrutturazione che ha consentito all'azienda di superare una fase di grave difficoltà finanziaria. 

 

E ora il rilancio sembra davvero possibile, come ha annunciato l'amministratore unico Buat a margine delle celebrazioni per il 75esimo: “Riusciremo ad anticipare di otto mesi l'esborso di quattro milioni di euro ai creditori, la cui scadenza è nel giugno 2023”. Un segnale inequivocabile di ripartenza dopo tanti anni bui.

“Il Casinò è fondamentale per la Valle d'Aosta e sarà sempre tutelato -  assicura l'assessore Caveri - e di una futura nuova governance si parla chiaramente nel nuovo documento regionale di programmazione economica-DEFR". 

pa.ga.