Cultura | 20 ottobre 2022, 09:40

Disturbi viscerali e mal di schiena

A parlarci di questa connessione è l'esperto Stefano Gini , conosciuto ad Aosta per la sua crescente e in continua formazione carriera nel settore di intervento osteopatico e/o fisioterapico

Disturbi viscerali e mal di schiena

La maggior parte dei pazienti che ricorrono all'intervento del fisioterapista o dell'osteopata sono affetti  da disturbi alla colonna vertebrale, lombare o cervicale.

Certamente le posture lavorative viziate, gli sforzi eccessivi e i traumi sono da considerarsi tra le cause, spesso però accade che i dolori compaiano improvvisamente, senza che il paziente riferisca eventi traumatici o aumenti dei carichi di lavoro.

Allora l'origine del problema è da ricercarsi altrove, anche se il sintomo si manifesta lungo la colonna.  Occorre ricordare che la muscolatura del corpo gestisce i vari tratti anatomici in maniera specifica, ma è organizzata in catene miofasciali interconnesse che costituiscono un continuum in grado di trasmettere tensioni a distanza.

Così capiterà di avere problemi articolari a caviglie e ginocchia che, tramite l'accorciamento delle catene posteriori della gamba, potranno scompensare il bacino e la lombare, oppure squilibri muscolari e tendiniti di spalle e gomiti che potranno coinvolgere indirettamente anche la cervicale. 

Ma c'è un'altra importantissima relazione che può interessare la colonna ed è quella con i visceri, ovvero gli organi interni (stomaco, fegato, intestino, polmoni…). 

Può apparire poco intuitivo, ma bisogna considerare che i visceri non galleggiano nelle cavità toracica a e addominale, liberi di girovagare in qualsivoglia direzione. Ognuno di essi è connesso con dei legamenti e delle fasce all'apparato muscolare e alle ossa, proprio per avere sostegno e poter espletare la sua funzione. 

Ognuno di essi è anche controllato e gestito da nervi che lo collegano al midollo spinale e quindi al cervello, che deciderà quando sarà il caso di aumentarne o diminuirne l'attività. Come per esempio la produzione o meno di acidi gastrici nello stomaco, o l'aumento o la diminuzione della peristalsi nell'intestino. 

Capita che quando un viscere è in difficoltà e le sue pareti si infiammano, si creano delle micro aderenze e le tensioni si trasmettono ai legamenti e alle fasce così che anche la struttura vertebrale deve adattarsi, la sua biomeccanica perde funzionalità e armonia, dando origine a nuovi attriti e infiammazioni intorno alle proprie articolazioni. 

L'altra via attraverso cui si trasmettono le disfunzioni è quella neurologica. Abbiamo visto che ogni organo interno manda informazioni al midollo e quando conduce messaggi di disfunzione, il tratto vertebrale a cui giunge il nervo periferico reagisce con una contrattura dei suoi muscoli motori e stabilizzatori (paravertebrali, multifidi, intertrasversari…). 

Ogni vertebra (o gruppo di vertebre) è connessa a uno specifico organo, quindi un operatore di terapia manuale  potrà riconoscere questo legame valutando la mobilità tra i vari settori della colonna.

Dove ci saranno vertebre più bloccate sarà utile indagare anche lo stato funzionale dei visceri relativi e trattare entrambi.

Va da sé che oltre all'intervento di un operatore specializzato nel riportare equilibrio e armonia tra tutti i sistemi del corpo, è molto importante anche la prevenzione, che si attua prestando attenzione a un'alimentazione che non infiammi l'apparato digerente, e all'attività fisica, per dare elasticità ai tessuti interni e migliorarne l'ossigenazione e la funzionalità.

A cura di Stefano Gini

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Chi Sono

Sono Stefano, sono nato il 15 novembre 1978 e vivo ad Aosta. Dopo la maturità scientifica mi sono iscritto al corso triennale di diploma universitario di fisioterapia all’università statale di Milano.

Diplomato nel novembre del 2000, ho intrapreso la professione di fisioterapista presso l’Istituto Radiologico Valdostano (IRV). Già nell’autunno del 2001 ho iniziato il corso di Osteopatia della durata di sei anni presso l’IIO (Istituto Italiano di Osteopatia), sempre a Milano.

Diplomato nell’ottobre del 2007, ho continuato la collaborazione presso l’ IRV, in cui ho ricevuto nel gennaio 2013 l’incarico di Direttore Tecnico del reparto di Fisioterapia. Da Giugno 2014 svolgo esclusivamente attività di libera professione.

Dalla primavera del 2009, parallelamente alla mia professione, ho coltivato la passione per la pratica del Taiji Quan, antica arte marziale cinese dalle proprietà estremamente benefiche per il corpo, in tutte le sue componenti. Quindi ho frequentato un corso triennale della NEI DAN SCHOOL e conseguito, nel 2015, il diploma da istruttore di “NEI GONG e QI GONG”.

Con stupore ho riscontrato molti punti di unione, a livello di concetti biomeccanici e fisiologici, tra le discipline che ho avuto la fortuna di studiare… così ho integrato le mie conoscenze e proposto anche il “lavoro interno” del Taiji come ginnastica potente e non traumatica, molto valida come auto-trattamento.

Come Fisioterapista e come Osteopata seguo ogni anno svariati corsi di aggiornamento ECM (Educazione Continua in Medicina) o dei corsi “Post-graduate”.

Tra i più importanti:

Corso di “Manipolazione viscerale” con J-Pierre Barral.

Corso sull’ “Osteopatia neonatale” con Viola Frymann.

Corso “Valutazione su casi clinici difficili: analisi e integrazione osteopatica” con Renzo Molinari.

Corso di pompage della fascia secondo Bienfait.

Corso di “Dinamica posturale” con Hubert Godard.

 

 

 

A cura di Stefano Gini-red.laprimalinea.it