Cronaca | 26 ottobre 2022, 15:00

Corte costituzionale, 'quarantena Covid non restringe la libertà personale'

Corte costituzionale, 'quarantena Covid non restringe la libertà personale'

Con tutta evidenza, in materia di diritti della persona i giudici della Corte costituzionale la pensano diversamente dal giudice monocratico del tribunale di Aosta Marco Tornatore. 

"La misura della cosiddetta quarantena obbligatoria è istituto che limita la libertà di circolazione, anziché restringere la libertà personale". Lo ha messo nero su bianco la Consulta con l'ordinanza 220 del 2022, dichiarando "manifestamente infondata" la questione di legittimità costituzionale posta dal giudice monocratico del tribunale Tornatore, che nel novembre 2021 era titolare del dibattimento contro un imputato che "pur essendo risultato positivo al test per il contagio al virus Covid-19 ed essendo stato destinatario" di due ordinanza emesse nel 2020 dal sindaco di La Thuile, l'1 gennaio 2021 "si allontanava dal proprio domicilio nonostante la persistente positività al virus". Il processo era stato sospeso in attesa che la Corte romana si pronunciasse sulle valutazioni di Tornatore.

L'accusa contro il paziente 'trasgressore' era di aver violato il decreto-legge 19 del 25 marzo 2020, quello che ha stabilito misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19.  Per il giudice di Aosta "la misura della quarantena, per chi sia risultato positivo al virus, reca una restrizione della libertà personale, tutelata dall'articolo 13 della Costituzione" e "di conseguenza, tale misura sarebbe costituzionalmente illegittima, in quanto sottratta dal legislatore alla riserva di giurisdizione".

Ma secondo i giudici costituzionali il provvedimento "non viene direttamente accompagnato da alcuna forma di coercizione fisica, né in fase iniziale, né durante la protrazione di esso per il corso della malattia", e "non determina alcuna degradazione giuridica di chi vi sia soggetto".    

red.laprimalinea.it