Politica - 01 dicembre 2022, 09:05

Aggravi (Lega VdA), 'Finanziaria regionale troppo debole e incerta'

Stefano Aggravi

Stefano Aggravi

Qual è oggi la forza di chi ci presenta questo Documento di programmazione economica e finanziaria che al suo interno ha non poche debolezze e ombre sul futuro della nostra regione?". La domanda, più che mai degna di nota perché proveniente da un professionista economico prima ancora che da un politico, l'ha posta nell'aula del Consiglio Valle il vicecapogruppo della Lega VdA, Stefano Aggravi, entrando nel merito del Defr 2023-2025, in discussione questo pomeriggio in Consiglio Valle.

Il documento "arriva nel mezzo di una stagione politica regionale sempre più influenzata non tanto dall'instabilità in sé, bensì dagli effetti dell'azione di una serie di singolarità che ad oggi risultano ancora di fatto in piena attività", ha spiegato Aggravi, secondo cui "sommato alla globale incertezza sull'evolversi della congiuntura economica e sociale il quadro attuale non permette sicuramente di poter programmare nel dettaglio e con forte volontà politica quelle riforme piccole o grandi di cui la Valle d'Aosta ha bisogno".

Aggravi ricorda che "il 2023 sarà l'ultimo anno nel quale la Regione percepirà l'ultima tranche di trasferimento, pari a 45 milioni di euro, sulle somme riconosciute dallo Stato per la mancata devoluzione della compartecipazione sui versamenti delle accise di birra ed energia elettrica per il periodo 2011-2014", mentre "il 2025 sarà l'ultimo esercizio di riferimento che beneficerà degli effetti dell'accordo di finanza pubblica raggiunto con lo Stato nel 2018 che ha previsto un trasferimento a favore della Regione di risorse destinate ad investimenti pari a 120 milioni".

Elementi che "sommati alle risorse iscritte a bilancio di provenienza europea e dalle progettualità del Piano nazionale di ripresa e resilienza di cui beneficia la nostra Regione, devono portarci ad una seria riflessione sul futuro della nostra finanza pubblica regionale". 

Anche sul lato delle spese, ha detto Aggravi, "c'è tanto da fare, soprattutto su ambiti di non poco 'peso' per il bilancio regionale. La macchina amministrativa regionale ha un costo e un numero di dipendenti che pur essendo alto, non sembra mai soddisfacente ai bisogni dell'amministrazione e bisognerebbe fare una riflessione approfondita sul livello di produttività di questa grande macchina".

Si chiede il vicecapogruppo leghista: "Come possiamo riformare questo sistema e quello degli enti locali se non cerchiamo prima di capire come poter costare meno per liberare utili risorse pubbliche da poter utilizzare per altri scopi di bilancio?"

E conclude: "A fronte di tutte queste considerazioni ci chiediamo se la maggioranza avrà la forza per individuare e sostenere alcuni punti programmatici cardine che devono necessariamente essere affrontati da qui al 2025. Questa compagine di governo come potrà interloquire con lo Stato centrale per definire un modello di ordinamento finanziario rinnovato?".

red.laprimalinea.it

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