Economia | 16 dicembre 2022, 12:43

'Funivia Cime Bianche? Solo se si dismettono gli impianti vecchi o in disuso'

'Funivia Cime Bianche? Solo se si dismettono gli impianti vecchi o in disuso'

Sicuramente "discutibile" ma "accettabile ad altre condizioni". E' questa una prima valutazione che trapela dalle maglie strette del Governo regionale in merito allo studio di fattibilità (che ufficialmente non dovrebbe essere ancora nelle mani della Giunta ma che invece pare sia in corso di analisi da giorni) sulla realizzazione del collegamento funiviario fra il comprensorio del Cervino-Matterhorn e quello del Monte Rosa, ovvero tra il Colle delle Cime Bianche e Frachey.

Progetto discusso e 'bocciato' senza appello dagli ambientalisti e dal Cai; "Un trait d’union intervallivo tra Sud e Nord delle Alpi che darebbe vita a un comprensorio montano eterogeneo, unendo popolazioni e tradizioni" si legge nella presentazione dell'ambiziosa iniziativa che LAPRIMALINEA.IT ha proposto integralmente.

L’investimento economico, stimato inizialmente in 66 milioni di euro (cifra che nel corso del 2022 potrebbe stata però incrementata), è tra i più rilevanti degli ultimi anni per opere di infrastruttura di tutta la Valle d’Aosta e, anche per questo, richiede ancora attente valutazioni di carattere ambientale, economico e di fattibilità. 

Ed è proprio nel corso di queste valutazioni sarebbe emersa, da parte della Regione, la proposta di una 'compensazione': L'opera d'impatto ambientale inevitabile potrebbe essere finanziata e portata a termine a condizione di eliminare, in tutta la Valle d'Aosta, gli impianti funiviari dismessi o in dismissione e di sottoporre a verifica quelli a quote intermedie (ad esempio Col de Joux). 

Di impianti da smantellare prima possibile in tutta la Regione, a una prima stima, ce ne sono almeno cinque (come quelli di Challand e Cogne) e per altri la valutazione di opportunità potrebbe risolversi entro tre, massimo cinque anni. 

pa.ga.