L’Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis è stata inserita tra le 30 Green community italiane e, nella riunione della Giunta di mercoledì 14 dicembre, è stata approvata la bozza di convenzione con il Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie.
"La strategia per la costruzione della Green Community della Unité Gran-Paradis, finanziata con due milioni di euro, muove i suoi passi dalla consapevolezza dell’importanza di rafforzare la dimensione comunitaria dell’azione locale per lo sviluppo sostenibile - spiega il presidente Mauro Lucianaz - e cerca di farlo raccogliendo l’invito a organizzare un’azione estesa e consapevole, che si faccia carico della sostenibilità, orientando a questo profilo l’intero campo della propria azione in tutte le molteplici sfaccettature della organizzazione sociale, della azione economica e della vita civile delle comunità locali".
La centratura comunitaria del progetto ha due caposaldi: intervenire sulle risorse comuni, rappresentate in prima istanza dal patrimonio fisico dell’Unité e privilegiare azioni che si rivolgano al territorio nel suo complesso.
Il primo fra questi caposaldi trova concretizzazione innanzitutto nell’intervento finalizzato alla riqualificazione energetica di due edifici di proprietà dell’Unité che rivestono un ruolo centrale nella vita della comunità locale: la Palestra-Auditorium di Aymavilles e la Scuola Media Maria Ida Viglino di Villeneuve. Qui, inoltre, negli spazi esterni e non dedicati alla didattica, saranno allestite due postazioni per la ricarica degli autoveicoli elettrici.
Sarà installato un impianto fotovoltaico su alcune strutture già presenti nei centri di conferimento dei rifiuti localizzati a Cogne e Sarre: permetterà di alimentare due veicoli elettrici di nuovo acquisto, che saranno utilizzati per svolgere alcuni servizi di igiene urbana. Sul fronte delle azioni di sistema, due interventi di infrastrutturazione leggera e diffusa interesseranno tutti i Comuni dell’Unité, con una finalità prioritariamente turistica, ma con possibili ricadute positive anche per gli abitanti: il primo prevede la collocazione di elementi di arredo utilizzabili quali sfondi per le proprie fotografie. Saranno, inoltre, collocati numerosi pannelli informativi che presenteranno le produzioni locali, corredati da codici QR che rimanderanno a contenuti multimediali appositamente realizzati e fruibili tramite web; il secondo intervento prevede l’infrastrutturazione di una trentina di punti significativi del territorio con paline coordinate, che avranno la finalità di promuovere e agevolare la pratica del car-pooling spontaneo, ovvero la concessione di brevi passaggi in auto a chi li richieda lungo la strada.
Interesserà il territorio nel suo complesso anche la progettazione e realizzazione del sistema informativo delle aree forestali di proprietà pubblica. Sarà applicata la metodologia del Digital Twin per modellizzare il territorio anche al di sotto delle coperture arboree. Nel medio periodo, questo strumento rappresenterà la base informativa essenziale per l’introduzione di modalità di gestione integrata di tale patrimonio forestale, che si ritiene possano sfociare nella certificazione e successiva commercializzazione di crediti di carbonio e nella valorizzazione di aree boschive finora scarsamente valorizzate a causa dello scarso pregio del legname ritraibile.
I dati raccolti troveranno applicazione immediata nell’aggiornamento dei Piani Economici dei Beni silvo-pastorali per un'area pilota di circa 3mila ettari, con riferimento ai Comuni di fondovalle i cui Piani hanno superato il periodo originario di validità.
Lo stesso approccio è alla base degli ulteriori interventi inseriti nella proposta progettuale, tra i quali si segnala l’acquisto di sei press container per la riduzione volumetrica degli imballaggi in cartone e plastica prodotti dalle utenze non domestiche.
All’interno di questa categoria di interventi, si evidenziano, infine, due azioni di minore dimensione economica: la valorizzazione della filiera della segale autoctona, attraverso l'acquisto di alcuni macchinari per l'utilizzo condiviso da parte delle imprese agricole impegnate in tale produzione e l'acquisto di strumentazione per la geolocalizzazione delle mandrie bovine e l'analisi dei dati acquisiti, per ricavarne dati a supporto della valorizzazione della locale filiera della Fontina.
Tutte queste azioni, esclusa la realizzazione dell’acquedotto, saranno concluse entro il primo trimestre 2026.