Piena solidarietà" da Assopetroli-Assoenergia, l'associazione di Confcommercio che rappresenta le aziende proprietarie di "oltre metà" delle stazioni di servizio stradali in Italia, ai sindacati dei benzinai (Figisc-Anisa, Faib, Fegica) in sciopero contro le misure del Decreto Trasparenza dalle 19 di oggi alle 19 di giovedì 26 gennaio, sia sulla rete ordinaria che autostradale.
Il settore distributivo si mobilita contro l'ingiusta campagna di criminalizzazione delle imprese- spiega Sebastiano Gallitelli di Assopetroli-Assoenergia- accusate contro ogni evidenza numerica di speculare sui prezzi della benzina a danno dei consumatori. Un'accusa dimostrata infondata, numeri alla mano, dalla lettura delle banche dati dei Ministeri competenti. Rilevazioni pubbliche, open data, che già da molti anni garantiscono piena conoscibilità e trasparenza al mercato".
Le misure del decreto Trasparenza, come l'obbligo ad installare un cartello aggiuntivo per esporre il prezzo medio regionale "può generare solo ulteriore confusione ai consumatori. Le stesse informazioni, invero ben più dettagliate, sono facilmente accessibili da anni sul sito ministeriale Osserva prezzi Carburanti".
Una misura che per Gallitelli al contrario di favorire la concorrenza "livella i prezzi verso l'alto". Potenziare la segnaletica prezzi sui 22.000 punti vendita italiani aumenterebbe anche i costi: "circa 400 milioni di euro che finiranno per gravare sui prezzi al consumo della benzina. Dunque, fumo negli occhi, a danno delle imprese e dei consumatori".
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