Politica - 24 febbraio 2023, 23:00

Crisi politica, la pagina più brutta del Consiglio Valle disegnata da due franchi tiratori - VIDEO

Crisi politica, la pagina più brutta del Consiglio Valle disegnata da due franchi tiratori -  VIDEO

"Quello che è successo è una follia. Una vergogna. Adesso si può solamente tornare a votare...". Nello scarno, irato commento dell'assessore regionale all'Istruzione, Luciano Caveri all'uscita da Place Deffeyes c'è probabilmente il sunto di quanto è accaduto alle 21 circa di oggi, venerdì 24 febbraio in Aula. Con 17 voti a favore, 13 contrari, una scheda nulla, due voti al consigliere Cretier, un voto al collega Rosaire e uno al collega Rolllandin, l'adunanza straordinaria del Consiglio Valle ha bocciato la nomina di Renzo Testolin e del suo Esecutivo. Mancano due voti perché la nuova maggioranza (fa strano chiamarla così) ne conta 19. 

Una giornata intera a rilanciare proclami, promettere impegni, assicurare stabilità. Poi si va al voto segreto e le certezze crollano, il sogno si frantuma, la realtà è un'altra da quella sperata. Non si può dire che la nuova Giunta Testolin sia stata abortita perché manco è stata concepita: i rancori, i veleni hanno trovato sfogo nel voto segreto di un'Assemblea ripiegata su sé stessa, involuta e sempre meno rappresentativa di quei sacri Valori Istituzionali, di quel principio di responsabilità politico-amministrativa sui cui si giura ma di cui presto, evidentemente, ci si dimentica. 

Adesso consultazioni tra partiti e Movimenti ed esito entro il 25 marzo: 'governo di scopo' per rifare la legge elettorale, con magari l'Uv all'opposizione per pagar dazio come ipotizzato dal collega giornalista Enrico Martinet, oppure si va a elezioni regionali anticipate. La prima ipotesi è forse quella più accreditabile, c'è invece chi a questo punto è pronto a 'contarsi', a scendere nuovamente o per la prima volta in campo.  Certamente, questa sera nessuno o quasi ha voglia di parlare. Alla richiesta di almeno una battuta (non scherzosa, ovviamente) al microfono su quanto accaduto, gli unionisti Renzo Testolin, Giulio Grosjacques e Aurelio Marguerettaz uscendo velocemente dal Palazzo reagiscono con malcelata stizza: "In questo momento non c'è proprio nulla da dire". E non parlano nemmeno le opposizioni: sorrisi beffardi forse, ma bocche cucite.

Qualcosa la dicono due che tutto sommato ci avevano messo la faccia, nella fallimentare operazione 'Nuova Giunta'. Per il mancato (almeno per il momento, i futuro chissà) assessore Marco Carrel e per l'inossidabile Augusto Rollandin, ovvero per Pour l'Autonomie, "l'esito del voto di questa sera non fa onore all'Assemblea e all'importante ruolo che ricopre":

 

pa.ga.

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