Cronaca - 02 marzo 2023, 18:00

Stupro su un 13enne aostano, i due imputati condannati a 10 di carcere ciascuno

La violenza si era consumata nei bagni del parcheggio dell'autostazione

La violenza si era consumata nei bagni del parcheggio dell'autostazione

E' costato caro a due giovani pakistani abusare senza scrupoli di un ragazzino dopo avergli fatto bere alcolici per abbassarne le difese. Il gip di Torino ha condannato con rito  abbreviato a dieci anni di carcere ciascuno il 27enne Alì Raza e Usama Mazhar (25), per una violenza sessuale ai danni di un giovane aostano, tredicenne all'epoca dei fatti. L'episodio risale all'ottobre 2021, all'interno dei bagni dell'autostazione di via Carrel, ad Aosta dove i due, dopo aver bevuto alcolici insieme a lui, avevano condotto a forza il ragazzino, praticamente portandolo 'di peso' e abusandone.

 

Ad accorgersi dello stupro era stata una donna che aveva prontamente allertato le Forze dell'ordine. La polizia era risalita ai due giovani per la testimonianza precisa della vittima, che ne aveva fatto i loro nomi (li aveva conosciuti occasionalmente in precedenza) e per le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.

 

Oltre alla violenza sessuale di gruppo, il pm Davide Pretti ha contestato agli imputati anche il reato di produzione di un video pedopornografico, realizzato con lo smartphone nonché il tentativo di adescamento per aver offerto denaro al minore per ottenere prestazioni sessuali.

 Più mite del giudice la pubblica accusa, che aveva chiesto una condanna a sei anni di reclusione ciascuno. Il ragazzino si è costituito parte civile e il giudice Edmondo Pio, che ha pronunciato la sentenza nel novembre scorso, ha disposto che i danni gli saranno liquidati in un separato giudizio civile. Entrambi gli imputati sono in carcere e nei prossimi mesi è atteso il processo d'Appello.
L'indagine era stata coordinata dal pm di Aosta Manlio D'Ambrosi e poi il fascicolo, vista la contestazione del reato di produzione di video pedopornografici, era passato per competenza alla procura distrettuale-Dda di Torino. Nella testimonianza raccolta con incidente probatorio ad Aosta, il ragazzino aveva ribadito i fatti anche davanti al giudice.

Tra gli elementi dell'accusa oltre alla testimonianza della vittima resa alla polizia, ci sono anche i video trovati sul cellulare di uno dei due arrestati e le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.

red.laprimalinea.it

SU