Urano è il settimo pianeta dal Sole, situato tra Saturno e Nettuno, rispettivamente il sesto e l'ottavo pianeta dal Sole. E' il terzo più grande del Sistema Solare in termini di raggio e il quarto in termini di massa planetaria.
Pertanto, insieme a Giove, Saturno e Nettuno, Urano è uno dei quattro 'pianeti giganti' del Sistema Solare.
Data la loro composizione simile, Urano e Nettuno sono entrambi descritti come 'giganti di ghiaccio', mentre Giove e Saturno sono considerati 'giganti gassosi'.
Urano ha la temperatura più bassa di qualsiasi pianeta del Sistema Solare, che può raggiungere i -371 °F.
L'interno del pianeta è composto principalmente da rocce e ghiaccio e ha un sistema di anelli, come gli altri pianeti giganti, un numero di lune e una magnetosfera.
Foto di Urano scattata dal telescopio Hubble nel 2006 (Credit: Nasa)
Urano è visibile dalla Terra a occhio nudo, anche se la sua orbita lenta e l'oscurità hanno ritardato la sua identificazione come pianeta da parte degli antichi osservatori.
Fin dal 1690, anno del suo primo avvistamento, il pianeta è stato sempre scambiato per una stella.
Ma il 13 marzo del 1781 accade qualcosa di straordinario: un giovane astronomo e fisico scopre il pianeta Urano.
Si tratta di Sir Frederick William Herschel, colui che scoprì il pianeta Urano.
Ma chi era Frederick William Herschel?
Cliccando il link sottostante ce lo spiega Silvia Bencivelli, medico e giornalista scientifica, raccontandoci brevemente e chiaramente la storia di Herschel, astronomo, fisico e compositore tedesco naturalizzato britannico.
In un primo momento Herschel considerò Urano una cometa che chiamò affettuosamente Georgium Sidus, ovvero stella di Giorgio, in onore del suo mecenate, re Giorgio III di Gran Bretagna.
Dopo essersi però accorto dell’errore e aver realizzato che fosse in realtà un pianeta, cambiò il nome in Georgian Planet, sempre per lo stesso motivo. L’errore iniziale era legato al fatto che la luminosità del corpo fosse simile a quella di una cometa ma, vista la particolare orbita, venne in seguito esclusa questa idea e si comprese la sua vera natura.
Il nome non era popolare al di fuori della Gran Bretagna, e c'erano varie altre proposte. Fu Johann Elert Bode a proporre Urano, la forma latina del dio greco del cielo. Si adatta ai pianeti esistenti che hanno i nomi degli dei romani, e proprio come Saturno era il padre di Zeus, così Urano era il padre di Saturno.
Dalla scoperta di Herschel è passato molto tempo ma, a causa della distanza di Urano dal nostro pianeta (tra i 2.6 e i 3.2 miliardi di km) è sempre stato molto complicato eseguire osservazioni e analisi.
Le prime misurazioni dirette del pianeta sono legate al viaggio della sonda Voyager 2 che nel 1986 si è avvicinata al pianeta quanto basta per coglierne le principali caratteristiche chimico-fisiche.
Al giorno d’oggi, grazie ad una tecnologia avanzata, stanno cominciando gli studi sul pianeta con telescopi particolarmente potenti, come il famoso Hubble.
Si è notato che la sua superficie è ricoperta da metano liquido e la temperatura si aggira attorno ai -200°C.
Le osservazioni hanno permesso di scoprire un’anomalia unica nel suo genere: Urano è l’unico pianeta del Sistema Solare ad avere un asse di rotazione inclinato di circa 98°, cioè quasi orizzontale, per questo motivo è anche conosciuto come "il pianeta coricato sul fianco".
Il pianeta Urano impiega a ruotare sul proprio asse 17 ore e 14 minuti (giorno sidereo) mentre il periodo di rivoluzione è di ben 84 anni.
Attorno al pianeta, oltre ai sopracitati 27 satelliti (anche detti "lune"), sono stati identificati 13 anelli, ciascuno nominato con una lettera dell’alfabeto.
Ricordiamo quindi oggi, chi, 242 anni fa, scoprì il settimo pianeta del nostro meraviglioso sistema solare.
Considerando la tecnologia dell'epoca e gli studi che Herschel portava avanti da autodidatta, possiamo solo affermare che la spinta per ottenere un risultato così importante fu la passione e la curiosità del 'sapere' e diciamolo pure, anche un gran 'tocco' di genialità.
E di geni ancora ne scriveremo...prossimamente in questa nostra rubrica.