Con una 'presa d'atto' del documento e una bocciatura nel merito di una risoluzione collegata, si è concluso ieri pomeriggio il dibattito in Consiglio Valle sulla petizione popolare 'Salviamo il vallone delle Cime Bianche', depositata dal Cai della Valle d'Aosta e dall'associazione Ripartire dalle Cime Bianche e sottoscritta da oltre 2.300 cittadini.
La risoluzione era stata proposta dal Progetto Civico Progressista; il documento ha raccolto i due voti favorevoli delle consigliere del Pcp, i 15 voti contrari di Union Valdôtaine, Alliance Valdôtaine-VdaU, Stella Alpina, Forza Italia e del consigliere del gruppo misto Claudio Restano, nonché le 18 astensioni di Lega, Pour l'Autonomie e dei Federalisti progressisti-Partito democratico.
La risoluzione voleva impegnare il governo regionale ad accantonare ogni attività volta alla realizzazione di nuovi impianti funiviari nel vallone delle Cime Bianche; a promuovere entro l'estate 2023 un sopralluogo nel vallone per i consiglieri regionali e una delegazione dei firmatari; a predisporre, entro un anno, un apposito piano di gestione dell'area ZPS/ZSC 'Ambienti glaciali del Gruppo del Monte Rosa - IT 1204220' ed entro sei mesi un programma pluriennale di valorizzazione dell'estrazione della pietra ollare ad Ayas e nel Vallone; a predisporre un piano di ammodernamento degli impianti esistenti nei comprensori del Breuil e del Monterosa Ski e a monitorare gli effetti della prossima funivia Plateau Rosa/Piccolo Cervino per la Valtournenche e a accantonare ogni attività volta alla realizzazione di nuovi impianti funiviari nel vallone delle Cime Bianche.