Sempre più 'caldo' e foriero di polemiche, il tema dell'assenza di donne nella giunta regionale di Renzo Testolin ha finito per dividere il gruppo Pcp in Consiglio comunale ad Aosta, dopo che i consiglieri Diego Foti e Luciano Boccazzi, esponenti di Area democratica (che in Consiglio regionale è all'opposizione), hanno presentato un ordine del giorno sul tema, che non è stato approvato.
"Il Consiglio comunale di Aosta - si legge nell'odg - auspica che siano create le condizioni culturali, legislative e amministrative affinché non si verifichino situazioni di rappresentanza monogenere nelle giunte regionali e che siano garantite reali pari opportunità di accesso al Consiglio regionale attraverso una rinnovata legge elettorale".
Dieci le astensioni (quattro nel Pcp, La Renaissance, Forza Italia), 13 voti contrari (uno nel Pcp, sindaco e vice-sindaca, Uv e Av), due a favore (i proponenti), un non votante (Loris Sartore).
Per l'assessora alle Pari opportunità, Clotilde Forcellati, esponente del Pd nel Pcp, "si scambia un argomento nobile con delle strategie di basso livello" per "delegittimare questa o quella forza politica".
Ma se Forcellati si è astenuta, l'assessore all'Ambiente, Loris Sartore (foto sopra), esponente di Rete civica (all'opposizione in Consiglio Valle), ha deciso di non partecipare al voto: "Ritengo che il problema debba essere ancora essere affrontato, più appropriatamente in altre sedi". Antonio Crea (voto contrario) ha auspicato che "all'interno del gruppo si faccia chiarezza". Cecilia Lazzarotto (Pd) chiede ai colleghi di "lavorare insieme per far sì che la legge elettorale tenga conto anche della parità di genere".
Le opposizioni colgono la palla al balzo
Le opposizioni in Consiglio comunale ad Aosta non si sono fatte pregare e hanno criticato le divisioni emerse nel gruppo Pcp
"Dietro l'equilibrio di genere avete voluto mascherare le vostre divisioni", ha detto Renato Favre (Forza Italia).
Per Bruno Giordano (Lega) "esiste una sinistra che ha una cultura di governo e una sinistra-sinistra che trova sempre il modo di opporsi a tutto. Nel prossimo Consiglio presenterò un ordine del giorno che consenta di costituire un gruppo avendo almeno due consiglieri".
Giovanni Girardini (La Renaissance valdôtaine, nella foto), riguardo al tema della parità di genere nelle istituzioni, ha rimarcato: "Meno male che uno degli ultimi atti che ha fatto la monarchia è stato il suffragio universale, perché se fosse per la Repubblica saremmo ancora lì".