Ambiente | 06 aprile 2023, 17:30

'The Stone' a Cervinia, Consiglio Valle respinge mozione che chiedeva 'controlli minuziosi'

'The Stone' a Cervinia, Consiglio Valle respinge mozione che chiedeva 'controlli minuziosi'

''The Stone' a Cervinia, il Consiglio Valle non entra nel merito dell'opera. È stata respinta, con 21 astensioni (UV, AV-VdAU, FP-PD, PlA, SA, FI, GM) e due voti a favore (PCP, la Lega VdA non ha partecipato al voto) una mozione del gruppo consiliare regionale Progetto Civico Progressista-PCP, che chiedeva un esame minuzioso delle caratteristiche del progetto di edificazione del 'nove piani' 'The Stone' al Breuil (progetto dello studio Peluffo di Genova, cantiere della VICO di Ezio Colliard proprietaria del fabbricato) e di definire rapidamente, anche di intesa con il Comune di Valtournenche, tutte le iniziative per evitare la realizzazione dell'opera nei termini del progetto attuale e a ricondurla a dimensioni più rispettose e attente ad un migliore inserimento nel contesto edilizio, riferendo entro 15 giorni alla Commissione competente gli esiti di tali impegni.

La consigliera Chiara Minelli ha evidenziato che "l'edificio progettato (con un'altezza di ben 30 metri per nove piani) sarà costruito al posto di un hotel di 4 piani che verrà demolito (l'ex Pession ndr). Il cambio di destinazione d'uso da albergo a edificio a utilizzo abitativo - sul quale è stata chiesta una verifica - e la richiesta di un parere legale da parte del Comune (avvocato Pier Carnelli di Aosta) hanno portato alla sospensione dell'iter".

La scelta di costruire un edificio a scopo esclusivamente abitativo, per Minelli "non rientra in un'ottica di sviluppo adeguato dal punto di vista ambientale, economico e turistico di quella località, già pesantemente urbanizzata. La terza Commissione ha effettuato alcune audizioni in merito, dalle quali è emerso il parere positivo espresso dalla Soprintendenza dei beni culturali, sia rispetto alla normativa vigente sia riguardo al contesto in cui è inserita l'opera che non sarebbe in contrasto con il paesaggio. Questo parere ci ha lasciate perplesse (Minelli e la collega Erika Guichardaz ndr) anche perché pare che questa opera non resterebbe un unicum, ma sarebbe un caso-scuola: potremmo quindi a breve confrontarci con altre situazioni simili. La nostra Regione ha competenza primaria in materia urbanistica e di tutela del paesaggio e deve quindi svolgere un ruolo di vigilanza attiva. Noi crediamo che un approfondimento ulteriore vada fatto".

L'assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet (foto sopra), ha ricordato che "l'intervento non ha ancora ottenuto il titolo abitativo: il rilascio di costruire è in capo al Comune, mentre la Regione non ha titolo ad intervenire in questo percorso, a parte il parere richiesto alla Soprintendenza ai beni culturali. Più che evitare la realizzazione di un'opera specifica, occorre fare una riflessione politica e decidere sugli strumenti normativi e programmatori riguardo a tutto il patrimonio edilizio valdostano con riflessioni da fare anche in merito ai grandi volumi e al risparmio del suolo. Chiedo quindi il ritiro, in caso contrario ci asterremo".

Il Presidente della terza Commissione, Albert Chatrian (nella foto) ha aggiunto: "L'impatto dei grandi volumi sul nostro territorio deve essere affrontato il prima possibile in Commissione: chiedo quindi all'assessore Sapinet, insieme ai suoi uffici, di venire in Commissione in vista di rivedere le norme che consentono le opere di ristrutturazione degli immobili e cambiare, quindi, le regole del gioco. Vi è la necessità di questa revisione del percorso legislativo e fare le leggi è il compito principale di questo Consiglio".

red.laprimalinea.it