"Bene l'approvazione del decreto Superbonus, ma ci sono ancora questioni da affrontare per sostenere l'edilizia". E' quanto si legge in una lunga e articolata nota diffusa oggi dal deputato valdostano Franco Manes (Uv), componente delle minoranze linguistiche nel gruppo misto della Camera, che martedì si è astenuto, unico del suo gruppo, sul provvedimento votato a Montecitorio.
Il disegno di legge deve ora approdare al Senato per il via libera definitivo. Per Manes, il Superbonus "è caratterizzato da un grande limite: non è in grado di diventare strutturale e di autosostenersi. Per questo va ripensata e ridisegnata sin d'ora immaginando di creare una nuova strategia nazionale per il settore edilizio". La nuova misura dovrebbe avere "l'obiettivo principale della riqualificazione energetica e strutturale del nostro patrimonio edilizio, nel rispetto della nostra tradizione e architettura". Per il deputato valdostano "è necessario invertire la logica di questi aiuti, quasi identificati dai cittadini come dei contributi a fondo perduto, facendoli diventare strutturali distribuendoli su un lasso temporale di 10 anni".
Manes evidenzia come "il sistema dei bonus edilizi esistente sin dal 1998, ma soprattutto il cosiddetto Superbonus, sia stato a oggi un sistema importante ma, allo stesso tempo, un sistema non adeguatamente governato che è sfuggito completamente al controllo della finanza pubblica".
Ci sono state "troppe aspettative, troppe promesse, troppe informazioni non veritiere che hanno causato oramai un danno ingente per le imprese e per le famiglie". Il problema è stato al momento dell'ideazione della misura, "talmente articolata, di difficile applicazione e interpretazione, per la quale le competenze tecniche, contabili, finanziare e legislative si sono sin da subito scontrate con l'effettiva e concreta semplice applicazione".
Il deputato motiva l'astensione con l'apertura del governo ad alcuni emendamenti ma "si poteva fare di più", ed esprime "soddisfazione per il parere favorevole del governo" sulla mozione della componente delle minoranze linguistiche del misto che impegna l'esecutivo ad adottare "iniziative normative per riordinare il sistema degli incentivi indirizzati al recupero e riqualificazione dell'edilizia esistente, immaginando di creare un sistema strutturale e virtuoso degli incentivi, finalizzando il tutto alla riqualificazione energetica e strutturale ed a contrastare in qualsiasi modo la desertificazione e abbandono dei borghi e dei villaggi". Per Manes sono "impegni importanti soprattutto per le aree marginali, le aree interne e i territori di montagna".