Recentemente alcune strutture ed enti regionali hanno ricevuto una denuncia firmata 'Alcune famiglie di Issogne' e mirata contro il sindaco Patrick Thuégaz (foto in basso) e contro l'amministrazione comunale, con tanto di titolo "A Issogne siamo stanchi di bere l'acqua del torrente", chiedendo l'intervento delle autorità competenti.
Questo un passaggio della lettera: "Da più di un mese e mezzo a Issogne beviamo l’acqua del torrente, perché per risolvere temporaneamente l’emergenza idrica il sindaco ha deciso di collegare le condotte di acqua del torrente Beaucqueil alle vasche dell’acquedotto. Alcuni giorni l’acqua era torbida e altre volte con troppo cloro, essa è sicuramente non controllata dal punto di vista igienico-sanitario e non siamo certi esista una richiesta di autorizzazione alle autorità competenti”.
"Avrei auspicato che le famiglie inascoltate di Issogne avessero rivolto le loro domande direttamente al sindaco del Comune di Issogne - replica pubblicamente Thuégaz - responsabile delle condizioni di salute del territorio, in luogo di inviare una lettera alle strutture".
La lettera, sostiene il primo cittadino del paese dell'envers, "contiene molte inesattezze, supponendo comportamenti illeciti da parte del sottoscritto, insinuando addirittura una violazione delle norme e una azione svolta in assenza di autorizzazioni, mettendo a repentaglio la salute dei cittadini (si cita “L’acqua che esce dai rubinetti è sicuramente non controllata dal punto di vista igienico – sanitario”). Quanto scritto è molto grave e diffamatorio".
La missiva è stata trasmetta al Comune di Issogne dal Bim il 28 marzo scorso e dalla Struttura Igiene degli alimenti e della nutrizione in data 3 aprile.
"Due enti e strutture - sottolinea Thuégaz - con le quali l’Amministrazione comunale si è fattivamente confrontata per la risoluzione delle problematiche di emergenza, alle quale rivolgo i miei personali ringraziamenti".
La tematica della carenza idrica che, a partire dal mese di gennaio 2023, ha interessato il territorio comunale "è stata affrontata prontamente e tempestivamente dal Comune di Issogne - assicura il sindaco - adottando tutte le attività di emergenza per sopperire in tempi rapidi alla criticità riscontrata".
In particolare, la situazione "è stata gestita in modalità di Protezione Civile, attivando il protocollo di rifornimento delle vasche con l’ausilio delle autobotti dei Vigili del Fuoco del Comando di Aosta. Contemporaneamente, sono state svolte le analisi sul punto di prelievo del torrente e all’interno di un pozzo nei pressi del campo sportivo, ed è iniziata la procedura per l’autorizzazione urgente di approvvigionamento idrico di emergenza di acqua destinata al consumo umano, ai sensi di legge, conclusasi con il relativo Decreto dell’assessore alla Sanità, salute e politiche sociali".
Continua Thuégaz: In tale Decreto sono elencate le autorizzazioni favorevoli della Struttura Igiene degli alimenti e della nutrizione della Usl VdA e del Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche".
Il sindaco dunque ribadisce "alle famiglie di Issogne che sono state seguite tutte le procedure per garantire la conformità dell’acqua erogata alle utenze domestiche, non domestiche e agricole ai sensi delle normative citate nel Decreto, e che attualmente il controllo viene regolarmente garantito".
Dal punto di vista della comunicazione della criticità alla popolazione, "l’Amministrazione comunale ha svolto due incontri pubblici con la popolazione, ai quali il sindaco si è reso disponibile a rispondere a tutte le domande. Le presentazioni sono state rese pubbliche mediante l’invio agli iscritti al sistema informativo comunale di tipo broadcast WhatsApp, sui canali social del Comune di Issogne, oltre a innumerevoli interviste sui TG regionali e sulle testate giornalistiche locali".
Thuégaz assicura da parte sua e dell'Amministrazione "ampia disponibilità al confronto e all’illustrazione della situazione, recependo anche le idee o proposte che alcuni cittadini, veramente interessati a fare il bene per il paese, hanno fornito in modo propositivo in questi mesi".
Diversamente, "l'invio di una lettera anonima agli Enti Regionali non dimostra nulla, se non la malafede in coloro che l’hanno scritta, i quali, nonostante le numerose possibilità di informazione, non hanno recepito le notizie corrette e istituzionali e si sono infine trincerati dietro l’anonimato".
Rivolgendosi "agli anonimi autori" il sindaco di Issogne li invita "a rivolgere le domande alle quali non avrei risposto ad un confronto de visu, durante il quale avrei modo non di difendere l’operato (che è stato rigorosamente rispettoso delle norme e del ruolo di responsabile della salute pubblica sul territorio, finanche in situazione di emergenza), ma di ascoltare le loro proposte per il miglioramento della situazione di carenza idrica".