Cos’hanno in comune gli artisti del Nord-Ovest africano, del Sud della Francia e del Nord Italia che si incontreranno sul palco allestito in piazza Chanoux lunedì 1 maggio, a partire dalle ore 18? Semplice: la lingua francese e la passione per la musica.
Direttamente dal Burkina Faso, torna in Italia il Re del Djongo, il musicista Bil Aka Kora famoso per aver portato fuori dai confini del suo paese il genere musicale che nasce dalla tradizione kassena, una delle più antiche etnie del suo Paese. Torna nella nostra regione per un nuovo progetto insieme al collettivo Tamtando, associazione di promozione sociale che da anni promuove la musica extra-europea e che è promotrice del progetto di cooperazione culturale tra Italia e Burkina Faso, il progetto aniké.
E per la prima volta approda ad Aosta, direttamente da Montpellier, la Pop’n Joy del gruppo francese The French Touch NZ che in questa occasione presenterà in esclusiva l’ultimo disco “Wepa Wepa!”. Tra il pop e la canzone francese, il quintetto proporrà brani intensi, energici e poetici che si alterneranno al repertorio che predilige affrontare temi sociali in uno stile al confine tra l’etnico, il blues e il reggae di Bil Aka Kora, qui con Tamtando.
Il concerto del 1° maggio, ad accesso libero, è stato organizzato in occasione della presentazione del rinnovo della convenzione quadro di partenariato tra le amministrazioni di Aosta e di Bobo Dioulasso che aveva condotto alla realizzazione nella località del Burkina fasi del centro culturale “Aniké”, diretto dal 2019 da Christophe T Kabore dell’associazione Kino Sya.
«La Convenzione che trasmetteremo a Bobo Dioulasso per essere sottoscritta - commenta il sindaco di Aosta Gianni Nuti (nella foto con Giacomo Greco, presidente di Tamtando)– ha un grande valore perché consolida e rinnova un rapporto che ha dato, e continua a dare, frutti tangibili sia sul territorio burkinabé sia in Valle d’Aosta, coinvolgendo attraverso l’arte e la musica, ma non solo, le due comunità in un percorso di dialogo, amicizia e cooperazione. Aniké non è banalmente un progetto per “aiutare gli africani a casa loro”, ma ci offre, bensì, l’opportunità di nutrirci di cultura africana e riscoprire quanto in ciascuno di noi ci sia un pezzo d’Africa, e quanto le nostre radici affondino in quella terra».
Il progetto Aniké nasce nel 2006 dall’incontro tra i musicisti Tamtando di Aosta e i musicisti del Secteur 22 di Bobo: è in questo quartiere della capitale culturale del Burkina Faso che avviene il primo scambio tra artisti e operatori culturali italiani e Griots burkinabé.
Grazie a queste sinergie prendono il via, nel 2011, con il contributo del Comune di Aosta e della Regione Autonoma Valle d’Aosta i lavori di costruzione di un centro culturale concepito come luogo di formazione, incontro, scambio e le cui attività si rivolgono soprattutto ai giovani burkinabé, per la crescita economica e sociale in loco. Il Centro Aniké è stato inaugurato il 2 gennaio 2016.
La struttura occupa un’area di circa 400 metri quadri, e si compone di un edificio di due piani, spazio accoglienza e ospitalità al piano terreno con tre stanze (12 posti letto), cucina e soggiorno-refettorio; al piano superiore spazi per atelier artistici.
Completano il complesso un edificio di servizio con ufficio, magazzino e stanza del custode e un’area spettacoli con palcoscenico coperto e illuminato di 13x9 metri, platea scoperta e due gradinate coperte con capienza massima di 180 posti.