Cultura | 01 maggio 2023, 07:45

Celebriamo il Primo Maggio ma sono troppi e in aumento gli incidenti sul lavoro

E' il Movimento politico PlA a ricordare oggi, ancor prima dei sindacati, che secondo i dati Inail regionali, i casi di incidenti sul lavoro fatali in Valle nel 2022 sono stati sette (+75% rispetto all’anno precedente), e sono aumentate, anche se in modo meno esponenziale, le segnalazioni di infortunio (1617 con + 24,10%) e gli episodi di tecnopatia (58 con + 31,82%)

Celebriamo il Primo Maggio ma sono troppi e in aumento gli incidenti sul lavoro

Nel rispetto dell'articolo 1 della nostra Costituzione, che recita 'L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro', la Valle d'Aosta festeggia oggi le lavoratrici e i lavoratori della regione, del Paese e del mondo.

Sono tre i valdostani a cui è stata conferita la 'Stella al Merito del Lavoro' per l’anno 2023, come indicato dal Consolato regionale Valle d’Aosta dei Maestri del Lavoro.

La Stella, in base alla Legge 143/1992, comporta il titolo di Maestro del Lavoro e viene concessa, ogni anno, a un ristretto numero di lavoratori dipendenti che si sono particolarmente distinti per singolari meriti di perizia, laboriosità e di buona condotta morale.

I nuovi Maestri del Lavoro valdostani sono:

- Patrizia Joris (Società Cva  SpA - Quadro);

- Alessandro Francesco Neyroz (Institut Agricole Régional - Insegnante in quiescenza);

 

- Luciano Rigazio (Institut Agricole Régional - Insegnante in quiescenza). 

Un po' di Storia...

Nata durante la Seconda Internazionale Socialista nel luglio 1889 in memoria dei sanguinosi scioperi statunitensi che, per la conquista delle otto ore lavorative, terminarono con decine di morti e feriti, la Festa del Primo Maggio verrà abolita dal fascismo nel 1923, per poi tornare all'indomani della Liberazione (nel 1945). “Se la celebrazione diviene ogni anno più grandiosa nel mondo - disse il più grande sindacalista italiano del Dopoguerra, Giuseppe Di Vittorio - è perché il suo significato esprime le aspirazioni più profonde e più vive dell'uomo".

La Festa, ratificata ufficialmente a Bruxelles nell’agosto 1891 (II Congresso dell’Internazionale), è osservata e praticata già nel 1890 con manifestazioni a livello nazionale e locale. Un appuntamento al quale il movimento dei lavoratori si prepara con sempre minore improvvisazione e maggiore consapevolezza. È una festa che preoccupa i fascisti: Mussolini decide di abolirla nel 1923, preferendo un'autarchica Festa del lavoro italiano, da celebrare il 21 aprile in coincidenza con il Natale di Roma.

Il tentativo di rieducare le classe lavoratrice al culto dei valori imperiali però fallisce. “Al di là delle adesioni formali, delle parate e delle cerimonie ufficiali, il regime non riesce a fare breccia nella coscienza delle masse operaie", scrive lo storico Giuseppe Sircana: "Il Primo Maggio, soppresso, mantiene e anzi rafforza la sua carica 'sovversiva', divenendo occasione per esprimere in forme diverse - dal garofano rosso all’occhiello alle scritte sui muri, dalla diffusione di volantini alle bevute in osteria - la fedeltà a un’idea”. 

Il Primo Maggio in Valle d'Aosta macchiato da troppi gravi incidenti

“Anche a fronte dei cambiamenti epocali di questi ultimi anni- dichiara il Presidente della Giunta, Renzo Testolin, in occasione della Festa dei Lavoratori - riteniamo che il lavoro rimanga uno dei cardini della nostra società; in questa direzione si muovono le nostre politiche formative, le nostre iniziative in ambito economico e sociale e i nostri investimenti. Vogliamo favorire nella nostra regione un rafforzamento delle opportunità lavorative nel segno dell’equità, dell’inclusione, dell’innovazione, della sostenibilità e della dignità dei soggetti coinvolti”.

 “Quello che ci siamo assunti come Governo regionale e che oggi, in occasione della Festa dei lavoratori, ribadiamo e rafforziamo, - prosegue il Presidente - è un impegno forte e crescente che parte dall’attenzione prioritaria ai giovani, attraverso la scuola e la formazione, e che abbraccia tutto il mondo del lavoro, senza dimenticare i più fragili. Su questo grande progetto serve un patto che coinvolga tutti i protagonisti della società valdostana e in questa direzione la Giunta regionale sta lavorando”.

"Ogni riflessione su questa giornata in cui si festeggiano le lavoratrici ed i lavoratori deve necessariamente partire dall'articolo 1 della Costituzione - riassume il presidente e consigliere regionale di Pour l’Autonomie-PlA, Augusto Rollandin - dalla lungimiranza dei nostri padri costituenti che lo identificarono come il diritto-dovere pilastro strutturale del nostro Stato, nella consapevolezza dell’importanza che riveste per il benessere di ogni cittadino e di ogni società.

In questi ultimi difficili anni, afferma Rollandin, "anche nella nostra regione abbiamo assistito a una trasformazione del mondo del lavoro a seguito delle ripetute crisi economiche, della recente pandemia da Covid 19, e dell’impatto delle forze che plasmano la nostra collettività. Abbiamo affrontato queste congiunture riuscendo a conservare il primato che ci vede tra le regioni italiane con valori di occupazione più alti e tasso di disoccupazione più basso, ma per rinnovare questi apprezzabili risultati nel futuro denso di incertezze che ci attende, è necessario quanto prima che si avvii una profonda riflessione politica sugli obiettivi che vogliamo perseguire e sulle strategie che intendiamo porre in essere per assicurare ai valdostani un lavoro tutelato e sicuro".

Soprattutto la sicurezza è diventata la sfida con cui dobbiamo confrontarci "dopo un 2022 - ricorda PlA - in cui, secondo i dati Inail regionali, i casi di incidenti sul lavoro fatali sono stati sette (+75% rispetto all’anno precedente), e sono parimenti aumentate, anche se non in modo così esponenziale, le segnalazioni di infortunio (1617 con + 24,10%) e gli episodi di tecnopatia (58 con + 31,82%). A fronte di questa tendenza a dir poco preoccupante, è indubbio che la politica regionale debba prendere con estrema serietà il segnale d’allarme lanciato dalla realtà lavorativa valdostana e che debba porsi in un atteggiamento di vigilanza mirato a garantire la salvaguardia della vita e della salute dei nostri lavoratori". 

Alcune iniziative

Artisti del Nord-Ovest africano, del Sud della Francia e del Nord Italia si incontreranno oggi sul palco allestito in piazza Chanoux  ad Aosta, a partire dalle ore 18.

Direttamente dal Burkina Faso, è tornato in Italia il Re del Djongo, il musicista Bil Aka Kora famoso per aver portato fuori dai confini del suo paese il genere musicale che nasce dalla tradizione kassena, una delle più antiche etnie del suo Paese. Torna nella nostra regione per un nuovo progetto insieme al collettivo Tamtando, associazione di promozione sociale che da anni promuove la musica extra-europea e che è promotrice del progetto di cooperazione culturale tra Italia e Burkina Faso, il progetto aniké.

E per la prima volta approda ad Aosta, direttamente da Montpellier, la Pop’n Joy del gruppo francese The French Touch NZ che in questa occasione presenterà in esclusiva l’ultimo disco “Wepa Wepa!”. Tra il pop e la canzone francese, il quintetto proporrà brani intensi, energici e poetici che si alterneranno al repertorio che predilige affrontare temi sociali in uno stile al confine tra l’etnico, il blues e il reggae di Bil Aka Kora, qui con Tamtando.

 

 

Il concerto del 1° maggio, ad accesso libero, è stato organizzato in occasione della presentazione del rinnovo della convenzione quadro di partenariato tra le amministrazioni di Aosta e di Bobo Dioulasso che aveva condotto alla realizzazione nella località del Burkina fasi del centro culturale “Aniké”, diretto dal 2019 da Christophe T Kabore dell’associazione Kino Sya.  

Venendo alla cerimonia istituzionale, di norma la cerimonia di consegna delle Insegne ai nuovi Maestri del Lavoro valdostani si svolge il Primo Maggio ed è organizzata dalla Presidenza della Giunta, con la collaborazione del Consolato Regionale dei Maestri del Lavoro e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro della Valle d’Aosta.

Quest’anno, però, in occasione del centenario della celebrazione della 'Stella al Merito del Lavoro', istituita il 30 dicembre 1923, la cerimonia è in programma nella prima settimana di dicembre. La data esatta della cerimonia, che sarà in contemporanea con quella che si svolgerà solennemente a Roma, non è, al momento, ancora stata definita dal Quirinale. 

 

pa.ga.