Eventi e appuntamenti | 04 maggio 2023, 17:38

Al Centro Saint Benin di Aosta la mostra 'Robert Capa. L'opera 10932-1954'

Esposte da sabato sino al 24 settembre oltre 300 opere, selezionate dagli archivi dell'Agenzia Magnum Photos, che copriranno in modo esaustivo la produzione del celebre fotografo dagli esordi alla sua morte prematura

Al Centro Saint Benin di Aosta la mostra 'Robert Capa. L'opera 10932-1954'

La grande fotografia internazionale è di casa al Centro Saint-Bénin di Aosta. Dopo le rassegne dedicate a Robert Doisneau e a Tina Modotti, che hanno ottenuto un grande successo di pubblico, ora è la volta dell'esposizione dedicata a Robert Capa. La mostra 'Robert Capa. L'opera 1932-1954', a cura di Gabriel Bauret, sarà inaugurata venerdì 5 maggio, alle 18, e sarà aperta al pubblico da sabato 6 maggio al 24 settembre, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.

Nato a Budapest nel 1913, in gioventù Capa in si trasferisce a Berlino, dove inizia la sua carriera di fotoreporter che lo porterà a viaggiare in tutto il mondo. Nel 1947 fonda con Henri Cartier-Bresson e David Seymour la celebre agenzia Magnum Photos. Muore in Indocina nel 1954, ferito da una mina anti-uomo mentre documenta la guerra al fronte.

La mostra allestita al Centro Saint-Bénin di Aosta (foto sotto) sarà un omaggio alla sua carriera. Saranno esposte oltre 300 opere, selezionate dagli archivi dell'Agenzia Magnum Photos, che copriranno in modo esaustivo la produzione del celebre fotografo dagli esordi alla sua morte prematura.

"Il suo posto nella storia della fotografia potrebbe essere paragonato a quello di Robert Doisneau, ma il paragone si ferma qui - scrive il curatore Gabriel Bauret nel catalogo della mostra -: tanto Capa è un eterno migrante, dallo spirito avventuroso, quanto Doisneau è un sedentario che nutre la sua fotografia con i soggetti che sa scovare a Parigi e nelle sue periferie".

Per Daria Jorioz, dirigente della struttura Attività espositive della Regione, l'esposizione vuole "evidenziare le molteplici sfaccettature dell'opera di un autore passionale, sfuggente e instancabile, che non esitava a rischiare la vita per i suoi reportages". 

La mostra propone nove sezioni tematiche: Fotografie degli esordi, 1932-1935; La speranza di una società più giusta, 1936; Spagna: l'impegno civile, 1936-1939; La Cina sotto il fuoco del Giappone, 1938; A fianco dei soldati americani, 1943-1945; Verso una pace ritrovata, 1944-1954; Viaggi a est, 1947-1948; Israele terra promessa, 1948-1950; Ritorno in Asia: una guerra che non è la sua, 1954.

A rendere la rassegna ancora più intrigante sarà la possibilità di ammirare l'utilizzo finale delle immagini di Capa, ovvero le pubblicazioni dei suoi reportages sulla stampa francese e americana dell'epoca e gli estratti di suoi testi sulla fotografia, che tra gli altri toccano argomenti come la sfocatura, la distanza, il mestiere, l'impegno politico, la guerra.

Saranno disponibili anche gli estratti di un film di Patrick Jeudy su Robert Capa in cui John G. Morris commenta con emozione documenti che mostrano il fotografo in azione sul campo e la registrazione sonora di una sua intervista a Radio Canada.

"Il programma espositivo regionale- dice l'assessore regionale ai Beni e alle Attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz- si arricchisce di una importante mostra dedicata alla fotografia mondiale, che sarà a disposizione del pubblico per tutta l'estate 2023 e potrà essere apprezzata anche per il suo alto valore storico-documentario".      

red.laprimalinea.it