Editoriale | 07 maggio 2023, 08:58

Se il coraggio muove le nostre scelte, allora sono le scelte giuste

La paura nasce spontanea nell'essere umano per difenderlo, è ciò che ci mette in allerta di fronte ai pericoli e ci consente di aggirarli. Ma se viene trasformata in terrore, il risultato è l'esatto opposto

Se il coraggio muove le nostre scelte, allora sono le scelte giuste

La Paura, più del Dio denaro, muove il mondo. Niente ha maggior valore della nostra vita e di quella dei nostri cari, quindi la minaccia "se non lo fai morirai" vale ben più della promessa "se lo fai ti pago". 

E' un dato di fatto, l'ideologia non c'entra nulla. A ragione o a torto, chi si è fatto promotore delle campagne vaccinali di questi ultimi anni (da quella contro l'influenza suina del 2009 a quella contro la Sars Cov 2) o del sostegno militare all'Ucraina,  ha esercitato, per persuaderci, la leva della paura. "La pandemia ti ucciderà"; "La Russia ti attaccherà": con una martellante, quotidiana, convincente campagna stampa e azioni legislative di portata nazionale questi messaggi sono assurti a verità incondizionata.

Può essere tutto vero: la pandemia può uccidere molto più facilmente chi non si vaccina e la Russia dopo aver invaso l'Ucraina attaccherà l'Europa se non sarà fermata prima.

Oppure la minaccia può essere reale solo in parte, magari soltanto per il  Covid-19: ad esempio per quanto riguarda l'influenza suina del 2009 è stato largamente dimostrato (anche se quasi nessuno se ne ricorda più perché il dato è stato tenuto occultato il più possibile) che le industrie farmaceutiche e un potentato di ricercatori accademici ben foraggiati avevano influenzato la decisione dell'OMS di dichiarare lo stato di pandemia, prontamente ritirato dopo pochi mesi.

Terza possibilità: sebbene sia scontato che il Covid-19 abbia ucciso milioni di persone e che la Russia abbia invaso con le armi l'Ucraina, le vaccinazioni di massa non sono l'arma migliore contro le pandemie e i russi non sono mostri assatanati di conquista.

Qualunque di queste tre ipotesi, nell'ordine, sia quella corrispondente alla realtà, resta il fatto che è stata la paura anzi il terrore, lo strumento utilizzato per convincere i popoli della prima.

Fortunatamente - tranne gruppi di esaltati complottari (usiamo termini corretti: il complottista è chi il complotto lo crea, non chi lo scopre; il complottaro è chi lo vede dappertutto anche dove non c'è) e negazionisti alienati davvero convinti che la Terra sia piatta, che i campi di sterminio fossero campi di lavoro e che il vaccino anti Covid sia portatore di omosessualità - c'è stato e c'è chi è capace di resistere alle massive campagne di terrorismo mediatico ovvero a usare la propria testa per convincersi che le vaccinazioni siano l'arma più efficace contro il coronavirus oppure no e che i cattivi siano solo i Russi e i buoni solo gli Ucraini oppure no. 

Questo è l'unico modo per fare la scelta giusta di fronte ai grandi bivii del nostro secolo, almeno per sé stessi: armarsi del coraggio di scegliere e non farsi mai vincere dalla paura, non aprire la porta al terrore indiscriminato. Dar spazio al ragionamento, informarsi ascoltando più autorevoli voci e non solo la grancassa mediatica prima di agire in un senso o nell'altro.

E se davvero crediamo nel valore fondante della Libertà non importa quale decisione si prenderà, se sarà presa in autonomia di giudizio: il vaccino mi protegge? Mi faccio vaccinare e nessuno deve e può giudicarmi per questo. Non vi ripongo fiducia? Scelgo un'altra strada (sempre che davvero debba difendermi da una reale pandemia come quella appena trascorsa e non da una pandemia 'costruita' ad arte) e nessuno deve e può giudicarmi per questo. 

E ciò valga per tutto, per ogni nostra azione e reazione. Piccoli e imperfetti siamo, ma umani e non a caso. Possiamo sempre scegliere, possiamo sempre decidere, se abbiamo chiaro in mente il perché.

Ricordiamoci sempre che la paura nasce spontanea nell'essere umano per difenderlo, è ciò che ci mette in allerta di fronte ai pericoli e ci consente di aggirarli. Ma se viene trasformata in terrore, il risultato sarà l'esatto opposto.

 

patrizio gabetti