Ambiente - 12 maggio 2023, 06:54

Luigi Fosson su Cime Bianche: 'un respiro Gandhiano nelle dispute potrebbe giovare a tutti'

Il presidente Adava risponde con una lettera aperta a Marcello Dondeynaz e Piermauro Reboulaz a proposito del loro comunicato stampa del 4 maggio

Luigi Fosson

Luigi Fosson

"Non avevo finito di parlare all’Assemblea Adava di Saint Vincent che già venivo accusato di demagogia, malafede e di affermazioni fasulle e fuorvianti".

Così inizia la lettera aperta che Luigi Fosson, presidente dell'associazioni degli albergatori valdostani-Adava ha indirizzato a Marcello Dondeynaz e a Piermario Reboulaz, esponenti del Cai Valle d'Aosta in risposta al loro comunicato del 4 maggio scorso con il quale stigmatizzavano le esternazioni di Fosson sulla possibilità di realizzare il collegamento intervallivo a Cime Bianche (uno scorcio nella foto sotto).

"Ho atteso qualche giorno per rispondere per avere la serenità necessaria -  scrive Fosson -. Premesso che mi sento personalmente non violento e voltairiano e che sono disponibile a qualsiasi incontro con chi non la pensa come me, so, per esperienza, che da un sano dibattito possano aprirsi prospettive nuove e accadere che si finisca con l’accettare come positivo anche quanto ci appariva prima esecrabile".

E rivolgendosi all'amico Dondeynaz: "Credo sia accaduto anche a te, Marcello, quando sostenevi strenuamente il no all’autostrada che poi fu realizzata e della quale in molti, prezzi a parte, sono oggi soddisfatti. Ricordo che negli anni 70 gli impianti di risalita erano pochissimi e che là dove ora servono molte piste, il problema della denatalità non esiste: che ci sia un nesso fra le due cose? Nessun problema quindi a discutere con tutti e quindi, a maggior ragione, anche con voi, come d’altronde già successo in passato proprio con Marcello. Credo però anche che le parole, per tutti, come dice Nanni Moretti, siano importanti. Tralasciando le tante cose che, a quanto dite, saprei benissimo, vorrei pacatamente far presente che non ho mai, spero, né avuto né tentato, in vita mia, di presentarmi come demagogo. Non mi ci vedo nel ruolo di arringatore di folle a raccontare fandonie per ottenere il potere sul popolo. Chi mi conosce lo sa".

Allo stesso modo, "così come credo che nell’affermare il contrario di quanto io penso e affermo, voi siate in buona fede, pretendo che lo stesso pensiate di me e di tutti coloro che, tra gli albergatori e non, la pensano al mio stesso modo. Infine riguardo alle cose che ho detto, tratte da statistiche per quanto concerne la meteorologia, o da studi di addetti ai lavori, per il settore di impianti ed investimenti, queste sono ovviamente confutabili e sarò lieto di leggerne le vostre puntuali risposte in un pubblico dibattito così come le promesse, numerose proposte di turismo alternativo che abbiano però anche dei conforti di carattere economico e finanziario".

Sulla lungimiranza degli albergatori Fosson, con la proverbiale ironia che lo ha sempre contraddistinto, dice di concordare "con voi che non possa essere affermata. Si tratta di gente che con la scusa di apparire imprenditore, si indebita, lavora sedici ore al giorno, cerca di offrire posti di lavoro, pensa a come migliorare le condizioni dei propri collaboratori anziché starsene in panciolle a godersi il frutto del proprio passato lavoro o della pensione che ricevono ogni mese, di tanto in tanto esercitandosi alla tastiera del computer come veri leoni. E di loro farebbero bene a non fidarsi neppure i loro figli".

pa.ga.

SU