Sport | 21 maggio 2023, 22:18

Il Giro 'salta' la Valle; la protesta dei lettori de Laprimalinea, 'ciclisti...che vergogna!'

Alla lettera aperta di Michela Montecatino hanno fatto seguito altri più brevi ma 'ficcanti' commenti di lettori indignati per la scelta della Carovana Rosa di eludere per 'troppa pioggia' la tappa valdostana. Le Tiroir ora straripa di messaggi...

Charly Gaul (1932-2005) sul Gran San Bernardo; questi sono i ciclisti che vogliamo e che amiamo

Charly Gaul (1932-2005) sul Gran San Bernardo; questi sono i ciclisti che vogliamo e che amiamo

"A seguito della gran delusione di venerdì 19, volevo sapere se secondo voi chi paga tutte queste attività legate all'organizzazione, al personale, ai vigili, alla polizia ecc. e chi paga anche per i disagi per le strade chiuse inutilmente, causa di ulteriori disagi soprattutto per chi magari aveva terapie o esami medici da svolgere ed è rimasto bloccato...insomma chi paga...la Regione, cioè noi? E a che pro? Non si potrebbe costituire un comitato per chiedere i danni? Oppure facciamo sempre come al solito e ci lasciamo scivolare tutto dietro la schiena?". L.P.

"Assurdo, abbiamo avuto clienti venuti dalla Puglia e dalla Sicilia a visitare la nostra regione grazie al Giro d'Italia, che doveva essere quell'evento che condiva la Loro vacanza...Siamo tremendamente delusi da questa schifezza organizzata a tavolino, mille e più km fatti per sentirsi prendere in Giro...Vergogna non rendersi conto del grande disagio verso il vero amatore di questo sport! Oggi ci sentiamo dire che il passaggio è stato annullato perché la Regione Valle d'Aosta no ha voluto pagare i diritti e compensi dovuti. Oltre a scuse devono spiegazioni perché quel freddo all'imbocco del tunnel non c'era. Vergogna". G.M.N.

"Giustamente, dovevano pedalare almeno come tappa di trasferimento fino a Saint-Rhemy en Bosses e poi fare il tunnel con i pullmann fino in Svizzera al luogo di partenza...". R.P.

"Ma vergognatevi vah...Di tappe con pioggia e intemperie varie ne hanno sempre corse...". D.M.

"PresainGiro d'Italia...Non venite mai più in Valle d'Aosta. P.F.

"Come riscontrato da moltissimi valdostani, ovviamente non tutti (specie da chi rappresenta le Istituzioni i quali si discosteranno da questo formale reclamo poiché timorosi), da parte di cittadini delusi e amareggiati (sentiti mediante socials, arrabbiati e pubblicamente contrari), si comunica l’indegno collettivo per aver Voi valutato male l’annullamento della tappa valdostana, creando disagi inutilmente e delusioni non solo nei confronti degli appassionati del Giro d’Italia, ma anche di quei cittadini che hanno speso risorse proprie per abbellire le proprie attività o le vie dei paesi, da tutti i disabili che Vi attendevano sulle strade, da quei lavoratori che a causa Vostra e dei vostri blocchi stradali, hanno inutilmente litigato con i propri datori di lavoro per non esser riusciti a raggiungere le loro postazioni per tempo. A Voi, un’organizzazione che è stata decisionalmente incompetente specie per non aver valutato adeguatamente le condizioni meteo in verità sostenibili e per tutti i disagi/danni provocati alla popolazione a titolo invano, l’augurio di non rivederVi più nella nostra amata regione, abbiamo una dignità". M.B.

"Che vergogna sospendere il giro all'ultimo momento; questo vuol dire che la Valle d'Aosta non conta proprio niente, è meglio favorire la Svizzera che non si è preoccupata di aprire il colle invece di premiare i valdostani che si sono dati da fare affinché il Giro d'Italia potesse passare! Vengono premiati gli svizzeri per una gara che non li riguarda: complimenti!! Visto che il colle era aperto potevano fare finire la gara sul versante italiano, ma i nostri politici non riescono a farsi valere! L.P.

--------------------------------------------------------------------------------------------

Questo spazio è dedicato esclusivamente ai nostri lettori: siete voi a occuparlo. Le vostre lettere diventano così un vero e proprio 'giornale nel giornale' nelle quali segnalare notizie, curiosità, fatti che vi hanno impressionato, entusiasmato, indignato. Oppure potete semplicemente mandare i vostri commenti ai nostri articoli; saranno per noi uno strumento importante di confronto, di critica costruttiva e quindi di analisi.

Ma Le Tiroir è anche uno spazio di attualità per riflessioni e spunti polemici; è uno spazio per recensioni di cultura e spettacolo, per segnalazioni da condividere.

E’ anche un passaparola tra di voi e con noi su appuntamenti, eventi, scadenze che magari noi stessi abbiamo dimenticato di riportare. Insomma, su Le Tiroir sono i cittadini-lettori a diventare protagonisti della comunicazione e fornirci così ulteriore stimolo di crescita redazionale. Non esitate, tocca a voi.Scriveteci a:  aa.laprimalinea@gmail.com oppure pg.laprimalinea@gmail.com .  

red.laprimalinea.it