Ambiente | 23 maggio 2023, 10:50

Al più possibile green il nuovo Piano energetico ambientale regionale

Iniziata ieri l'illustrazione degli obiettivi; primo passo indispensabile è la riduzione del consumi

Al più possibile green il nuovo Piano energetico ambientale regionale

Ridurre del 34% le emissioni di gas alteranti del clima di qui al 2030; evitare gli sprechi riducendo del 12% gli attuali consumi di energia e aumentare del 12% la produzione locale da fonti energetiche rinnovabili.

Sono questi i tre principali obiettivi del Piano energetico ambientale regionale-Pear 2030 che è stato presentato ieri sera nella sala della Bcc Valdostana in piazza Arco d'Augusto, ad Aosta.

Il Piano -che fino al 22 giugno è sottoposto alla Valutazione ambientale strategica (Vas), con la possibilità da parte di tutti i cittadini di consultarlo e avanzare delle osservazioni- si divide in quattro assi che riguardano la riduzione dei consumi, l'aumento delle fonti energetiche rinnovabili con produzione locale, le reti e le infrastrutture e le persone.

La riduzione dei consumi "è il primo passo", ha affermato Chiara Bertolin del Coa Energia di Finaosta. Le azioni per farvi fronte sono tante e vanno dal settore edilizio, ai settori dell'industria e dell'agricoltura fino ai trasporti. Tra queste vi sono gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e di ottimizzazione dell'illuminazione pubblica, con la pubblica amministrazione in prima linea a dare il buon esempio; la costruzione di edifici a energia quasi zero, con un fabbisogno energetico molto basso o nullo, adottando tutte le più moderne soluzioni presenti sul mercato; gli interventi su involucro, sistemi impiantistici, illuminazione, processi produttivi e mezzi d'opera, per quanto riguarda le aziende, ricorrendo all'idrogeno nei settori hard-to-abate; la riduzione della necessità di utilizzo del veicolo privato, la sostituzione di circa 15.000 mezzi, privati e ad uso della pubblica amministrazione, con veicoli a ridotte emissione, l'elettrificazione della ferrovia e la sostituzione di 20 autobus con mezzi a idrogeno, nel settore dei trasporti.

 Quanto all'aumento della produzione energetica locale, nel campo dell'idroelettrico, Un altro obiettivo è quello di a"umentare la produzione energetica locale attuale nel campo idroelettrico attraverso la realizzazione di nuovi impianti o il repowering di impianti esistenti".

Per il fotovoltaico, il Piano punta ad aumentare la produzione di energia di 200 GWh (circa 180 MW di potenza installata) rispetto a quella attuale. A ciò si aggiungono l'installazione diffusa di pompe di calore e uno sviluppo sostenibile della filiera energetica della biomassa.

"Tutte queste azioni non possono essere fatte senza le persone, nessuno escluso", conclude Bertolin, ricordando l'importanza di fare rete, della formazione, dell'organizzazione dei tavoli condivisi per la discussione del piano e dell'adesione dei Comuni valdostani al Patto dei sindaci per il clima e l'energia.

"Noi vorremmo davvero che questo diventi il piano attraverso il quale cambiamo decisamente marcia e passo rispetto a determinate condizioni- ha sottolineato l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Luigi Bertschy (foto sopra) -. Vorremmo che entri prima di tutto nelle vite dei nostri giovani, facendo una forte azione educativa insieme a tutti gli attori che possono svolgere un ruolo importante nell'educazione delle persone, per darci un obiettivo di comunità e non più un obiettivo politico e partitico".

Il Pear sarà presentato questa sera, alle 20,30, al Centre culturel Villa Michetti di Pont-Saint-Martin; lunedì 29 maggio, alle 20,30, nella sala polivalente 'Prof. Amato Pio Aymonod' di Châtillon e martedì 30 maggio, alle 18, nella sala comunale del municipio di Pré-Saint-Didier.

 

red.laprimalinea.it