Si potrebbe dire 'meglio tardi che mai', ma si potrebbe anche obiettare che essendo medici dovrebbero sapere che serve a poco recarsi al capezzale di un moribondo per cercare una cura. Ma qualcosa, comunque, finalmente si muove.
"Il sistema sanitario nazionale è prossimo al collasso dopo oltre un decennio di definanziamento, chiusure di reparti, posti letto e servizi, si deve intervenire prima che sia troppo tardi": a dirlo è l'Inter-sindacale delle Dirigenza medica-sanitaria e veterinaria della Valle d'Aosta che domani aderirà all'iniziativa 'Salviamo la sanità pubblica', che si terrà in contemporanea in molti capoluoghi di provincia e di regione italiani.
Ad Aosta è previsto un incontro pubblico che si terrà dalle 15 alle 18 nella sala conferenze della Bcc Valdostana, in via Garibaldi, a cui sono invitati i cittadini, le associazioni, i rappresentanti delle istituzioni regionali per un confronto sui problemi del sistema sanitario regionale.
"Anche in Valle d'Aosta, per la progressiva riduzione degli organici, la collocazione periferica e la presenza di condizioni più favorevoli oltralpe, le condizioni di lavoro sono ormai insostenibili in diversi reparti e tanti operatori pensano di dimettersi- spiegano gli organizzatori dell'evento-. Il ricorso ai 'medici a gettone' è diventato la regola. La pandemia evidentemente non ci ha insegnato nulla e noi ci sentiamo traditi dalla falsa retorica degli eroi. Purtroppo la salute pubblica continua ad essere considerata una spesa e non un investimento e un segno di civiltà".g