Politica | 16 giugno 2023, 13:58

VdA Aperta, 'Comune di Aosta ambiguo su autorizzazione condominio all'Arco d'Augusto'.

VdA Aperta, 'Comune di Aosta ambiguo su autorizzazione condominio all'Arco d'Augusto'.

L'amministrazione comunale di Aosta ha diffuso una nota per informare la popolazione che il 13 giugno è stato rilasciato il permesso di costruire il condominio 'vista mare' sull'Arco d'Augusto, "nonostante le continue bocciature della Commissione edilizia" ricorda il Movimento VdA Aperta in un comunicato di questa mattina.

"A differenza di quanto emerso nella stessa nota, in cui, ancora una volta, si rimarca 'la necessità di intervenire con una misura correttiva della legge 24/2009 per impedire un aumento volumetrico che rischia di compromettere lo sviluppo armonico della trama edilizia e le esigenze di tutela del patrimonio architettonico' -prosegue VdA Aperta - evidenziamo che il permesso a costruire non riguarda solo gli ampliamenti volumetrici del Piano casa".

Inoltre "dai pareri della Soprintendenza ai beni culturali emerge che le opere proposte nel progetto sono sufficientemente compatibili, ma comunque la verifica del rispetto di tutte le prescrizioni derivanti dalla legge regionale n. 24 del 2009, dalla vigente legge urbanistica, dalle norme del Piano regolatore e dalle varie norme di settore rientrano nella sfera delle competenze del Comune".

In particolare, sottolinea il Movimento progressista, "come si può sostenere di condividere le conclusioni critiche espresse dalla Commissione edilizia e autorizzare la deroga sull'obbligo di costruzione del tetto in lose prevista dalla legge regionale n. 13/2007, deroga di totale competenza del Comune? Come si fa a sostenere che l'Amministrazione ha le mani legate dalla legge casa quando il piano terra dell'edificio esistente da demolire, in quanto ex bar, rientra tra le destinazioni d'uso sulle quali non è ammissibile applicare tale legge?".

Questi sono alcuni aspetti che, secondo VdA Aperta, "sono di competenza ordinaria del Comune e che dovevano essere approfonditi, a partire da un rigoroso esame in Commissione consigliare. È sbagliato continuare ad addossare le colpe sulla Legge casa, quando il permesso a costruire e la pianificazione del territorio spetta al Comune. Ancora più grave che a non assumersi la responsabilità di una scelta urbanistica sbagliata siano forze di governo come il Pd e Rete Civica che, quando si candidarono come PCP, avevano promesso agli elettori non solo una città migliore ma anche un’Amministrazione trasparente e giusta per tutti".

Il Comune con questo permesso a costruire "ha fatto una scelta: autorizzare tetti piani e senza lose in centro, andare contro il parere della Commissione edilizia e sminuire qualsiasi approfondimento della Quinta Commissione, già convocata per lunedì, riducendolo a semplice presa d’atto".

Valle d’Aosta Aperta, in conclusione, "ha un’idea diversa rispetto alla pianificazione del territorio, chiedendo una sospensione della legge casa nei comuni dove è stata ampiamente utilizzata, ma non certo derogando ad elementi qualificativi dei centri storici".

red.laprimalinea.it