Cronaca | 03 luglio 2023, 18:41

Tar VdA, 'valori di libertà e uguaglianza di Arcigay non sono propaganda ideologica'

Dichiarato infondato il ricorso della Lega Vda volto ad annullare il patrocinio e il contributo da 9.500 euro concessi all'Associazione dalla Giunta comunale per gli eventi del Pride

Tar VdA, 'valori di libertà e uguaglianza di Arcigay non sono propaganda ideologica'

Da quale parte pendeva maggiormente la bilancia se n'erano avute avvisaglie in sede di udienza dibattimentale, quando il presidente del Tribunale amministrativo della Valle d'Aosta, Silvia La Guardia, aveva stoppato un intervento dell'avvocato aostano e consigliere regionale della Lega VdA Paolo Sammaritani, invitandolo a "non fare un comizio in aula" e ad "attenersi agli atti".

Ora la sentenza dei giudici del Tar lo dice in chiaro: "I valori di libertà, di uguaglianza e di solidarietà che l'Associazione Arcigay Valle d'Aosta Queer Vda si propone di perseguire mediante le attività di interesse generale" e "richiamate" nello "statuto associativo" dell'associazione stessa sono "astrattamente idonee ad escludere la sussistenza di reconditi fini di propaganda ideologica o elettorale che, secondo la prospettazione della parte ricorrente, sarebbero stati surrettiziamente perseguiti dal Comune con lo strumento del patrocinio, in luogo dei dichiarati fini di inclusione sociale, di solidarietà e di non discriminazione".

Così dunque il Tar ha dichiarato infondato il ricorso della Lega Vda volto ad annullare il patrocinio e il contributo da 9.500 euro concessi ad Arcigay dalla Giunta comunale del sindaco Gianni Nuti a sostegno degli eventi dell'Aosta Pride 2022. 

L'iniziativa, per i giudici amministrativi, va "qualificata come attività di inclusione sociale e di promozione culturale del rifiuto di ogni discriminazione, per cui il patrocinio comunale, alla stessa concesso, si rivela coerente con i requisiti" del regolamento del Comune. Secondo il Tar "la qualificazione di un manifesto di intenti come 'politico' e l'adesione ad esso di partiti e di movimenti politici non sono infatti elementi idonei a trasformare un'attività di promozione di 'politiche' sociali inclusive e non discriminatorie in attività politica in senso proprio, che è quella attraverso la quale i singoli ed i gruppi concorrono a determinare il funzionamento delle istituzioni democratiche (cosiddetta partecipazione istituzionale)".

pa.ga.