Politica | 04 luglio 2023, 18:18

La variante 'eterna' di Etroubles pronta (forse) entro il 2025

La variante 'eterna' di Etroubles pronta (forse) entro il 2025

I lavori, bloccati da anni a causa di diverse e gravi problematiche della ditta precedente a quella attuale, dovrebbero concludersi entro la fine del 2025, ma l'augurio del viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi (foto in basso al suo arrivo nell'auto dell'Anas), in questi giorni in visita in Valle d'Aosta, è di anticipare i tempi e inaugurare la variante tra Saint-Oyen e Etroubles, sulla strada statale 27 del Gran San Bernardo, per l'inizio della stagione invernale 2025-2026. Lo ha spiegato lui stesso  ai giornalisti dopo un sopralluogo al cantiere, la cui storia è piuttosto travagliata.

I lavori per la realizzazione della variante, in gran parte in galleria, erano iniziati nel 2011, per un costo previsto di 107 milioni di euro. Nel 2014, la ditta appaltatrice, la Lauro Spa di Borgosesia (Vercelli), aveva chiesto il concordato preventivo ed era stata avviata la rescissione del contratto, con l'opera che sarebbe dovuta essere conclusa nel 2016. Dopo qualche anno di stop, nel 2021, il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile aveva indicato l'ingegner Matteo Castiglioni, dirigente dell'Anas, come commissario straordinario per il completamento dell'opera, i cui costi oggi ammontano a 127 milioni di euro. I lavori sono stati affidati, lo scorso aprile, alla ditta D'Agostino costruzioni generali Srl e il cantiere è ripartito.

"L'opera principale è la galleria di Etroubles lunga 3.800 metri di cui 870 ancora da scavare- ha spiegato Castiglioni-. Contiamo di completare i lavori entro i termini contrattuali, entro la fine del 2025 e anche di accelerare per rendere fruibile l'opera alle comunità locali nel più breve tempo possibile".

Anche i problemi di infiltrazioni d'acqua, che avevano rallentato il precedente cantiere, "sono stati risolti a livello di progetto esecutivo- aggiunge il commissario straordinario-. Gran parte delle lavorazioni prevedono i sistemi di captazione delle acque e di smaltimento delle stesse in modo tale da evitare le criticità che avevano caratterizzato l'appalto precedente".

L'acqua "che sembra di ottima qualità" potrà "essere riutilizzata "a scopo idrico civile e per dare in parte l'acqua alla Valle", ha evidenziato Rixi. Che, riguardo al cantiere, ha concluso: "La Valle d'Aosta ha aspettato tantissimo e, con tutti i problemi che affliggono anche i valichi alpini, avere la possibilità di non far passare il traffico pesante all'interno dei centri urbani è una questione di sicurezza ma anche di fluidità della viabilità e decongestione dei centri urbani, quindi credo che sia utile".      

red.laprimalinea.it - agenzia DIRE