Cronaca | 14 luglio 2023, 11:33

Processo Geenna, ha scontato la pena ed è tornato libero Francesco Mammoliti

Scarcerato mercoledì 12 luglio, come Roberto Di Donato non è sottoposto ad alcuna misura di sorveglianza; il suo legale, l'avvocato Rocco Femia di Torino, 'aspettiamo gli esiti del nuovo Appello per il dibattimento aostano e se andranno in una certa direzione valuteremo la richiesta di revisione del processo'

Processo Geenna, ha scontato la pena ed è tornato libero Francesco Mammoliti

Era finito in carcere il 23 gennaio 2019 insieme ad altri 15 indagati con l'accusa di associazione mafiosa di tipo 'ndranghetista nell'ambito dell'operazione Geenna. Secondo la Dda di Torino il 51 enne aostano Francesco Mammoliti era una sorta di 'spalla' se non addirittura il 'braccio destro' del boss Bruno Nirta quando quest'ultimo veniva in Valle d'Aosta.

Come altri imputati tra i quali Roberto Alex Di Di Donato (scarcerato oltre un mese fa dopo aver scontato l'intera condanna) anche Mammoliti aveva scelto il processo con rito abbreviato (senza contradditorio in aula ma unicamente sugli atti delle indagini) ovvero quello celebrato a Torino (Ad Aosta si è svolto il processo ordinario) ed era stato condannato in via definitiva in terzo grado di giudizio a cinque anni e quattro mesi di carcere.

E' tornato in libertà dopo quattro anni e sette mesi di detenzione godendo di uno sconto di pena per buona condotta (sconto che si è 'allungato' di diversi giorni a causa di un litigio in carcere con altri detenuti, altrimenti sarebbe uscito anch'egli a giugno) e come Roberto Di Donato non è sottoposto ad alcuna misura di sorveglianza.

"Aspettiamo gli esiti del nuovo Appello per il dibattimento aostano e se andranno in una certa direzione valuteremo la richiesta di revisione del processo", ha precisato a Laprimalinea.it  l'avvocato Rocco Femia di Torino, difensore di Mammoliti.

La Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione il 24 gennaio scorso annullò le quattro sentenze di condanna comminate in primo grado nel processo aostano e confermate in Appello (imputati Raso, Carcea, Prettico, Giachino) rinviandole ad altra sezione di Appello per un nuovo giudizio, la cui data non è stata ancora comunicata.

patrizio gabetti