Sanità | 25 luglio 2023, 17:23

Valle d'Aosta e Calabria regioni italiane con i peggiori Livelli essenziali di assistenza sanitaria

Unico territorio nel Norditalia, il nostro, dove dal 2020 ad oggi la performance dei LEA è andata sempre peggiorando

Valle d'Aosta e Calabria regioni italiane con i peggiori Livelli essenziali di assistenza sanitaria

Calabria e Valle d'Aosta sono le uniche tre regioni italiane insufficienti in tutte le tre aree settoriali dei Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria-LEA secondo il monitoraggio di Fondazione GIMBE.

Dal 2020 la 'Griglia LEA' è stata sostituita da 22 indicatori suddivisi in tre aree: prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera. In ogni area le Regioni possono ottenere un punteggio tra 0 e 100 e vengono considerate adempienti se raggiungono almeno 60 punti in tutte le tre aree; invece, se il punteggio è inferiore a 60 anche in una sola area la Regione risulta inadempiente. La Valle non ha raggiunto il punteggio minimo in nessuna delle tre.

"Considerato che il 2021, come il 2020, è stato segnato dall'emergenza pandemica- precisa il presidente di GIMBE, Nino Cartabellotta - il monitoraggio dell'erogazione dei LEA è stato effettuato dal Ministero della Salute solo a scopo di valutazione e informazione, senza impatto sulla quota premiale".

Adempimenti LEA 2021. Rispetto al 2020 le Regioni adempienti nel 2021 salgono da 11 a 14: Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Provincia Autonoma di Trento, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto. In particolare, dal 2020 al 2021 tre Regioni diventano adempienti: Abruzzo, Basilicata e Liguria. Rimangono inadempienti sette Regioni: Campania, Molise, Provincia Autonoma di Bolzano e Sicilia con un punteggio insufficiente in una sola area; Sardegna con un punteggio insufficiente in due aree; Calabria e Valle d'Aosta insufficienti in tutte le tre aree.

"La nuova 'pagella'- commenta il presidente- conferma anche per il 2021 il gap Nord-Sud, visto che solo Abruzzo, Puglia e Basilicata si trovano tra le 14 Regioni adempienti, peraltro con i punteggi più bassi tra quelle 'promosse'".

Considerato che il Ministero della Salute non sintetizza in un punteggio unico la valutazione degli adempimenti LEA, la Fondazione GIMBE ha elaborato una classifica di Regioni e Province autonome sommando i punteggi ottenuti nelle tre aree, riportando i risultati in ordine decrescente suddivisi in quartili.

"Rispetto allo status di Regione adempiente o inadempiente - ribadisce Cartabellotta- il punteggio totale enfatizza ulteriormente il gap Nord-Sud: infatti, nei primi 10 posti si trovano sei Regioni del Nord, quattro del Centro e nessuna del Sud, mentre in fondo alla classifica si collocano, ad eccezione della Valle d'Aosta, solo Regioni del Sud".

La Fondazione GIMBE ha analizzato le differenze tra gli adempimenti 2020 e quelli 2021, al fine di valutare la graduale ripresa dell'erogazione dei LEA dopo lo scoppio della pandemia misurando i punteggi totali delle Regioni e le performance nazionali sui tre macro-livelli assistenziali.

Fatta eccezione per Sardegna e Valle d'Aosta che nel 2021 hanno peggiorato le proprie performance, in tutte le altre Regioni dopo lo 'stress test' del 2020, i punteggi LEA sono aumentati, seppur in maniera differente. In Basilicata, Liguria, Lombardia e Calabria di oltre 30 punti; nella Provincia Autonoma di Bolzano, Molise, Abruzzo, Campania tra 20 e 30 punti; in Umbria, Toscana, Friuli Venezia Giulia e Marche tra 10 e 19 punti; in Piemonte, Lazio, Provincia Autonoma di Trento, Sicilia, Emilia-Romagna, Veneto e Puglia di meno di 10 punti.

"Questi dati- commenta il presidente- documentano da un lato, la netta ripresa di alcune Regioni (Lombardia, Liguria) colpite nel 2020 in maniera molto violenta dalla prima ondata; dall'altro, il parziale recupero di numerose Regioni inadempienti nel 2020, quasi tutte al Centro-Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Provincia Autonoma di Bolzano), di cui tuttavia solo l'Abruzzo e la Basilicata diventano adempienti nel 2021".

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