Il gorgoglìo del vino che riempie i bicchieri: uno spartito millenario su un pentagramma di note morbide oppure decise; fruttate, speziate, oppure minerali e terrose ma chi più ne ha più ne metta perché davvero ce n'è per tutti i gusti.
Ed è stato un concerto di 'stappi', di tintinnii di calici, di risate e di piaceri diversi ma accomunati da un'unica passione ad animare, domenica 6 agosto, il borgo di Cretaz dove dalle 10,30 è scivolata fino al tardo pomeriggio la terza edizione de 'La Vague 2023 Vins des montagnes', un tour tra le cantine e le eccellenze enogastronomiche alpine valdostane e piemontesi, tutte però rigorosamente biologiche e/o biodinamiche, ovvero le meno lavorate possibile sia in vigna sia in cantina.
Il 46enne votornen Edoardo Camaschella è l'ideatore e l'organizzatore della manifestazione, realizzata con il patrocinio dell'Amministrazione comunale di Valtournenche. Un evento, 'La Vague des Vins des montagnes' che sta crescendo anno dopo anno e sta allargando i propri orizzonti ma soprattutto quelli - per troppo tempo ingiustamente 'tarpati' - delle produzioni vitivinicole naturali, che si stanno invece guadagnando a pieno merito spazi di rinomata eccellenza tra i consumatori e fra la critica enologica più 'dotta' e ascoltata.
Edoardo Camaschella dice la sua a Laprimalinea.it e lancia un messaggio ai produttori valdostani: è questa la strada da seguire.
QUI LA VIDEOINTERVISTA A EDOARDO CAMASCHELLA