Non è certo tornata la normalità, ma sta lentamente migliorando la viabilità sulla statale 26 da Courmayeur per il tunnel del Monte Bianco, invasa dai mezzi pesanti che non possono ancora transitare al Frejus, chiuso da lunedì per la frana alla Maurienne.
Per auto e moto, questa mattina, circa un'ora e mezza di attesa sul piazzale al versante italiano; poco più di ore invece il tempo di sosta nell'area di regolazione dei Tir.
Al termine della riunione, questa mattina a Palazzo regionale ad Aosta, del Comitato operativo viabilità, il Presidente della Giunta, Renzo Testolin, ha spiegato che "se lo spostamento della chiusura del Monte Bianco non comporta una fine lavori oltre il 18 dicembre, per noi due o tre giorni di apertura ulteriore non comportano nessun tipo di problema altrimenti il nostro auspicio è che si rimandi tutto al 2024".
Entro questa sera è attesa dalla prefettura della Savoia l'importante perizia che detterà i tempi per la riapertura del collegamento tra Bardonecchia e Modane. A complicare lo scenario, ovviamente, è la chiusura programmata del traforo del Bianco dal 4 settembre al 18 dicembre per i lavori di rifacimento della volta. Intervento per ora confermato ma che potrebbe slittare. La decisione finale spetta alla Commissione intergovernativa franco-italiana e "sono subordinate alle indicazioni che arriveranno dalla prefettura dell'Alta Savoia- spiega Testolin-. Per quanto ci concerne l'obiettivo è che se ci dovrà essere uno spostamento della chiusura del Monte Bianco la riapertura dello stesso non può andare oltre il 18 dicembre data della fine dei lavori".