Contrastare il degrado, la marginalizzazione e il conflitto sociale in quei territori dove è alta la presenza di cittadini di origine straniera e nei quali non si è raggiunto un livello di integrazione soddisfacente. È l'obiettivo del progetto LgNet3 -che fa seguito a LgNnet, co-finanziato nel 2020 dall'Unione Europea con il Fondo asilo migrazione e integrazione (Fami) direttamente gestito dalla Commissione europea, e a LgNet2- a cui ha aderito, su invito del ministero del Lavoro, anche il Comune di Aosta.
Il progetto avrà una durata di 42 mesi, maggiore rispetto ai precedenti, e coinvolgerà anche i nove comuni capoluogo di regione che non avevano partecipato alle scorse edizioni, tra cui appunto Aosta.
L'inizio è previsto per il primo trimestre 2024. Le attività che fanno capo ai Comuni spazieranno dalle iniziative di impegno civico, a interventi di presa in carico tramite "one-stop shop" e unità mobili, fino ad attività per l'inclusione abitativa. Anche considerati i progetti già attivi sul territorio valdostano finanziati da fondi nazionali ed europei, il Comune di Aosta ha creato un piano per realizzare attività di inclusione abitativa, con l'obiettivo di mettere in campo interventi di sostegno all'affitto e all'autonomia abitativa, accompagnamento sociale, oltre che iniziative pubbliche di informazione, comunicazione e sensibilizzazione rivolte alla comunità locale.