La digitalizzazione come strumento per attualizzare e migliorare la vita delle comunità di montagna e come baluardo per la conservazione delle identità territoriali e lo sviluppo delle aree di montagna.
È quanto è emerso nell’edizione 2023 della Digital Alps Conference, la due giorni di incontri organizzata nella splendida ambientazione di Skyway Monte Bianco dall’assessorato regionale degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna, nel quadro della Strategia europea per la Macroregione alpina (EUSALP) e della presidenza Svizzera di EUSALP, grazie al lavoro dell’Action Group 5 di cui la Regione Valle d’Aosta è capofila.
Il convegno internazionale, cofinanziato dal progetto “Support EUSALP” del Programma Spazio Alpino, si è tenuto il 5 e 6 ottobre con l’obiettivo di sviluppare e condividere le tematiche prioritarie della digitalizzazione e delle infrastrutture digitali da destinare allo sviluppo dei territori montani e delle comunità che li abitano.
“Lo scopo del convegno era quello di mettere in connessione gli attori che si occupano del mondo della montagna e della sua “messa in rete” su quella che oggi probabilmente rappresenta la maggiore potenzialità di sviluppo: il digitale al servizio delle persone. In questa due giorni di incontri tra i rappresentanti dei territori montani di EUSALP – dichiara l’assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna Luciano Caveri – è emerso con forza che per quelle realtà che ormai vengono definite Smart villages o Smart Communities, per noi tradotto in piccoli centri di montagna, la digitalizzazione non è più un traguardo ma un punto di ripartenza. Perché, posto che la transizione digitale dei territori montani sia un dato ormai acquisito, bisogno ora lanciare e strutturare sulle iniziative innovative e progetti utili affinché queste comunità possano mantenere la propria identità e gestire i cambiamenti che si prospettano in un futuro non così lontano, spesso dettati da trend globali. Vuol dire essere connessi senza per questo perdere il proprio patrimonio, in primis culturale ma anche economico".
Il riferimento di Caveri "è a settori come l’agricoltura e il turismo, ma anche la scuola e in particolar modo ai presidi scolastici di montagna e quelle che sono e saranno le trasformazioni delle forme di lavoro, di cui remote working e coworking sono solo un inizio. Tutta una serie di nuove competenze, collegate al digitale applicato ai vari settori, dovranno essere sviluppate e dovremo investire in questa direzione.Da affrontare con la stessa visione e con la stessa strategia vi sono argomenti come la transizione energetica e il cambiamento climatico ai quali dobbiamo guardare con attenzione e anticiparne i trend e gli impatti sulle persone e sulla società anche mediante il pieno uso delle tecnologie digitali”.
Nella seconda giornata di dibattito è stata affrontata la “visione di lungo termine” delle politiche della connessione digitale tra le persone, delle trasformazione dei processi dettata dall’uso dei dati e dalle opportunità e incognite dell’Intelligenza artificiale. A rappresentare le istituzioni che stanno affrontando le tematiche della digitalizzazione dell’area Alpina vi erano, insieme all’assessore Caveri, il Vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso; il Vicepresidente della Commissione Innovazioni tecnologiche e digitalizzazione della Conferenza delle Regioni e assessore della Regione autonoma Friuli-Venezia-Giulia, Sebastiano Callari; la consigliera della Région Sud, Laurence Boetti-Forestier; il Préfet del Distretto d’Entremont, Alain Maret e il Presidente del CELVA , Alex Micheletto.
Obiettivo condiviso: costruire una visione comune e concreta sugli indirizzi politici per le aree alpine da applicare sui territori con progettualità innovative ma fortemente legate alle esigenze e ai patrimoni delle comunità che li abitano.
Il convegno è stato anche l’occasione per affrontare una delle tematiche à la une del mondo del digitale, l’intelligenza artificiale. A tracciarne confini e ipotesi di limitazioni, anche normative, è stato Brando Benifei, rappresentante del Parlamento europeo e co-relatore del Regolamento sull’Intelligenza artificiale.
Info su https://digitalalps.eu.