Due ricorsi contro i lavori in corso per preparare la pista sul ghiacciaio e riempire i crepacci, a un mese dalle discese libere maschili (11-12 novembre) e femminili (18-19 novembre) di Zermatt-Cervinia, prime prove transfrontaliere di Coppa del mondo di sci alpino, in Svizzera .
Il quotidiano Le Nouvelliste fa sapere che le richieste di sospensione sono state presentate alla Commissione cantonale per le costruzioni (Ccc).
La prima è di due deputate del parlamento del canton Vallese, l'avvocata socialista Aude Rapin e la capogruppo dei Verdi, Céline Dessimo: lasciano intendere in una raccomandata che le opere potrebbero non avere avuto le necessarie autorizzazioni e chiedono che sia fatta luce.
Scrivono: "Nel frattempo, eventuali lavori in corso, al di fuori del comprensorio sciistico sul ghiacciaio del Teodulo e nei suoi dintorni, devono essere immediatamente interrotti".
Il giorno dopo sono stati il Wwf e le associazioni ambientaliste Pro Natura e Mountain Wilderness Schweiz a chiedere "l'immediata interruzione dei lavori, un esame della legalità del progetto e, se necessario, il ripristino del sito". Al momento la Ccc fa sapere che "sta accertando i fatti e successivamente, se dovesse risultare che i lavori siano eseguiti illegalmente, avvierà la procedura di polizia edilizia e ordinerà le misure necessarie".
Il presidente del comitato organizzatore, Franz Julen, dichiara che "sono state ottenute tutte le autorizzazioni necessarie dalle autorità e dalle federazioni di entrambi i Paesi per l'organizzazione di queste gare". Prove che lo scorso anno erano state annullate per mancanza di neve.