L'argomento è stato certamente di grande interesse. Oltre 350 persone, tra funzionari e dipendenti dell'Amministrazione regionale, amministratori e dipendenti degli enti locali, professionisti e titolari di imprese hanno partecipato nella mattinata di mercoledì 18 ottobre al convegno "La riforma dei contratti pubblici. Coniugare semplificazione, celerità dei processi e qualità delle opere mantenendo alti i livelli di concorrenza e trasparenza", organizzato dalla Chambre Valdôtaine al Centro congressi del Grand Hotel Billia di Saint-Vincent.
Michele Corradino, presidente di sezione del Consiglio di Stato, ha affrontato il tema dei principi guida del nuovo codice e delle opportunità messe in campo per le imprese e le amministrazioni. Massimo Sessa, presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, il massimo organo consultivo tecnico dello Stato, ha evidenziato l'impatto del nuovo codice sulle stazioni appaltanti anche in rapporto al Pnrr; Raimondo Nocerino, referendario della Corte dei conti, ha tenuto un intervento in materia di responsabilità amministrativa nei codici dei contratti pubblici.
È seguita una tavola rotonda, moderata dal giornalista del Sole 24 Ore, Alessandro Galimberti, che ha permesso di affrontare alcune delle sfide derivanti dalla nuova normativa e a cui hanno preso parte, oltre ai relatori della mattinata, anche Francesco Miceli, presidente del consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, Angelo Domenico Perrini, presidente del consiglio nazionale degli ingegneri, Michela Mancini della direzione Legislazione e Opere pubbliche dell'Ance, l'Associazione nazionale dei costruttori edili, e Raffaele Rocco, coordinatore del dipartimento Programmazione, Risorse idriche e Territorio della Regione Valle d'Aosta.
"Il fatto che l'argomento sia di grande attualità - ha detto il presidente della Chambre, Roberto Sapia - è dimostrato dall'ottima sinergia messa in campo per l'organizzazione dell'evento, così come dalla grandissima partecipazione di pubblico, e di questo siamo molto soddisfatti. Il settore delle costruzioni in Valle d'Aosta, fin dal secondo dopoguerra, ha avuto un importante peso economico e più che in altre regioni è stato un importante fattore di cambiamento sia culturale sia sociale. La morfologia del nostro territorio ha una costante necessità di manutenzione e di ammodernamento delle propri infrastrutture. Proprio per questa ragione la discussione intorno alle regole del gioco è quanto mai delicata e complessa".
L'iniziativa della Camera di commercio è stata organizzata in collaborazione con l'Amministrazione regionale, gli Ordini professionali di architetti, avvocati, ingegneri, geometri, periti industriali, geologi e dottori agronomi e forestali, la Confindustria Valle d'Aosta e l'Ance.
"Il nuovo codice degli appalti - ha poi proseguito Sapia - rappresenta un importante cambio di prospettiva, con una visione che punta a raggiungere risultato, fiducia e accesso al mercato. Perché questo sia possibile è necessario, come ribadito anche nella relazione di accompagnamento al nuovo codice, che si verifichino tre condizioni in fase attuativa: la formazione, la riqualificazione delle Stazioni appaltanti e la digitalizzazione. Pubblicità e acceso all'intero procedimento, così come l'affidabilità della programmazione, la durata del procedimento, il monitoraggio dei prezzi e un serio approccio alla progettazione della sicurezza sono elementi sui quali sarà necessario prestare la massima attenzione".