Eventi e appuntamenti | 21 ottobre 2023, 10:00

L'artista valdostana Patrizia Valcarenghi a 'Forget Me(k) Not' per i diritti delle donne

Il Museo del Ricamo e del Tessile di Valtopina (Perugia), inaugura sabato 28 ottobre la mostra internazionale d’arte contemporanea promossa da SCD Textile&Art Studio, patrocinato da Regione Umbria e Comune di Valtopina, curato da Barbara Pavan in collaborazione con Erika Lacava, Anna Rita Punzo, Margaret Sgarra e Maria Chiara Wang

L'artista valdostana Patrizia Valcarenghi a 'Forget Me(k) Not' per i diritti delle donne

Il fazzoletto è un elemento familiare, domestico e comune che custodisce però una stratificazione di significati. Se oggi associamo il termine a un prodotto usa e getta che – peraltro – oltre a essere insignificante è anche poco green, per molto tempo esso è stato un accessorio cui si dedicava cura e attenzione nella realizzazione e a cui si affidavano una pluralità di messaggi a seconda dell’uso che ne veniva fatto. Di tessuto povero e semplice o di stoffe più raffinate, spesso impreziositi da cifre e monogrammi, i fazzoletti hanno una lunga storia intrecciata con le mani femminili che li trasformavano in piccoli capolavori di ricamo e con il cuore delle donne - pegni d’amore o veicoli di seduzione in tempi in cui gesti e oggetti erano densi di contenuti. Una pluralità di declinazioni che oscilla tra opposti accadimenti cui va aggiunta la dimensione della memoria. È il nodo al fazzoletto infatti il simbolo per eccellenza della necessità di ricordare, un monito a non dimenticare qualcosa di importante.

A questo piccolo quadrato di stoffa, dunque, si affida il senso di questa mostra internazionale di arte moderna che il Museo del Ricamo e del Tessile di Valtopina (Perugia) inaugura sabato 28 ottobre. L'esposizione è promossa da SCD Textile&Art Studio, patrocinata da Regione Umbria e Comune di Valtopina, curata da Barbara Pavan in collaborazione con Erika Lacava, Anna Rita Punzo, Margaret Sgarra e Maria Chiara Wang.

Obiettivo, mantenere viva e vigile l’attenzione su un tema che è purtroppo ancora di grande attualità attraverso opere che evocano o utilizzano un fazzoletto annodato cui è consegnata la testimonianza o la memoria di discriminazioni, violenze, sopraffazioni perpetrate ai danni di una singola donna o di un gruppo di donne nell’ambito privato o pubblico, in qualunque paese del mondo. Un nodo per non dimenticare i diritti (negati) delle donne.

La mostra sarà visitabile fino al prossimo 3 dicembre, mercoledì e sabato dalle ore 15,30 alle ore 18, 30 oppure su appuntamento al tel. (+39) 339-3407299.

Domenica 19 novembre dalle ore 11 il Museo del Ricamo e del Tessile ospiterà 'Eleven minutes and a half', performance di Francesca Di Ciaula.

Gli artisti e le artiste selezionati attraverso un bando internazionale provengono da aree geografiche, background e generazioni differenti e restituiscono una molteplicità di voci che indaga la complessità del fenomeno fin nei risvolti più nascosti, ambigui e ingannevoli. In mostra le opere dell'artista valdostana Patrizia Valcarenghi, sempre attenta e sensibile alle istanze di lotta per i diritti negati, così come Luciana Aironi, Pietrina Atzori, Loren Batt, Luciana Bellotti, Manuela Bieri, Paola Calcatelli, Beryl Cameron, Susanna Cati, Michela Cavagna, Meri Ciuchi, Tiziana Contu, Isabelle Cosnard, Rosita D’Agrosa, Francesca Di Ciaula, Sarah Dochow, Jolanda Drukker Murray, Rana Feghali, Magdalena Fermina, Patrizia Benedetta Fratus, Irma Frijlink, Donatella Giagnacovo, Grazia Inserillo, Marisa Iotti, Alisa Kaufman, Monika Kosior, Ada Krenz,Cinzia Li Volsi, Beatrice Loth, Sara Lovari, Flavia Michelutti, Antonella Muresu, Dimana Nakova, Barbara Pala, Piotr Pandyra, Giulio Patrizi, Anouchka Perez, Catherine Primot, Beata Prochowska, Céline Ramio, Olga Teksheva, Chantal Tichit, Patrizia Trevisi, Nancy Van Dijk, Eliana Vessi Rosell, Asta Lena Volkensfeld.

red.laprimalinea.it