Politica | 21 ottobre 2023, 17:32

Rete Civica, 'progetto Cime Bianche già inserito nel Defr senza alcun consulto'

Rete Civica, 'progetto Cime Bianche già inserito nel Defr senza alcun consulto'

La segnalazione, per chi non letto il Documento di economia e finanza regionale Defr 2024-2026, ora all'esame delle commissioni del Consiglio Valle, è sulla pagina Facebook di Rete Civica, Movimento che in Consiglio Valle è nel gruppo Progetto civico progressista-Pcp.

"A pagina 194 del Defr - si legge in una nota di Rete Civica - c'è scritto che nel settore degli impianti a fune è ritenuto prioritario 'l'avvio dell'iter autorizzatorio di fattibilità tecnico-economica del collegamento Cime Bianche'".

Affermazione che per Rete civica è "stupefacente" perché "la fattibilità tecnico-economica è la prima fase di progettazione per realizzare un'opera, quindi, in sostanza, nel Defr si afferma che la giunta e la maggioranza regionale hanno già deciso che il collegamento si deve fare, senza che lo studio propedeutico costato oltre 400.000 euro sia stato esaminato e valutato dal Consiglio Valle, come era stato solennemente affermato in tutti i precedenti Defr approvati dal 2020 in poi".

Il Movimento cita il Documento di economia e finanza della Regione per il triennio 2021-2023, approvato ad inizio legislatura nel 2020, in cui, a pagina 82, c'era testualmente scritto di voler "mantenere il ruolo centrale del Consiglio regionale nelle scelte definitive da assumere per l'ipotesi di impianti funiviari nel vallone delle Cime Bianche in conseguenza dei risultati dello studio da parte delle società funiviarie sulla realizzabilità del collegamento fra i comprensori di Cervinia e Monterosa, in termini di sostenibilità finanziaria, ambientale e urbanistica".

"Questo concetto della centralità del Consiglio nelle valutazioni della sostenibilità dell'ipotesi di collegamento è stato ribadito nei Defr successivi, quelli del 2022-2024 e del 2023-2025 - afferma Rete civica - ora invece troviamo una tranciante affermazione con cui si cancella la centralità del Consiglio, non si prevede più una valutazione dello studio costato 400.000 euro che prevede ipotesi progettuali da centinaia di milioni e si tenta di avviare di prepotenza la fase di progettazione".

Per i progressisti di Rc "l'affermazione di pagina 194 deve suscitare una reazione forte e diffusa, dentro e fuori il Consiglio, affinché si proceda alla valutazione consiliare sulla sostenibilità del progetto, anche alla luce dei dati riportati dallo studio come finora previsto, e il testo del Defr sia oggetto di un emendamento modificativo. Sarebbe molto grave se questo non avvenisse".

red.laprimalinea.it