Cultura | 24 ottobre 2023, 14:12

Oltre 21.000 visitatori per le mostre di Miró e Capa ad Aosta

Oltre 21.000 visitatori per le mostre di Miró e Capa ad Aosta

Le due mostre estive, 'Joan Miró. È quando sogno che vedo chiaro', svoltasi al Museo Archeologico Regionale-MAR fino all'1 ottobre 2023, e la mostra 'Robert Capa. L’opera 1932-1954', al Centro Saint-Bénin di Aosta, terminata domenica 22 ottobre, hanno registrato un ottimo riscontro di pubblico.

La mostra dedicata a Miró si è conclusa con 13.084 visitatori, attestandosi come uno degli eventi espositivi di maggiore rilievo dell’estate valdostana, e la mostra dedicata al fotografo Robert Capa si è chiusa con 8.036 visitatori. Le due mostre con ingresso a pagamento hanno registrato 21.120 visitatori complessivi.

 “Siamo particolarmente lieti del risultato raggiunto dal programma espositivo regionale estivo - dichiara l’assessore regionale ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali, Jean-Pierre Guichardaz – che si è distinto per un’offerta culturale di alta qualità, che è stata apprezzata e premiata dal pubblico. La stagione autunno-inverno si aprirà a breve con la mostra di Marco Bettio alla Chiesa di San Lorenzo e proseguirà con l’esposizione dedicata a Felice Casorati al MAR, entrambe curate dalla Struttura attività espositive e promozione identità culturale del nostro assessorato. Prosegue dunque il nostro impegno all’insegna dell’arte, con un’offerta culturale per residenti e turisti che non si limita alla stagione estiva ma abbraccia tutto l’anno”.

La mostra inedita al Museo Archeologico Regionale su Joan Miró, uno dei massimi protagonisti dell’arte del secolo scorso, ha narrato la figura dell’artista-uomo, sfiorando le peculiarità della sua persona e la sua capacità di intrecciare le arti, la poesia, la scultura, il teatro, la fotografia. Il percorso espositivo, composto da libri d’artista, dipinti, sculture, fotografie e documenti multimediali ha evidenziato alcuni temi fondamentali dell’artista catalano, scelti dal Comitato scientifico italo-spagnolo composto da Josep Camps, Josep Massot, Daria Jorioz, Riccardo Auci, Andrea Cremonesi, Enrique Longinotti e Paula Serè: il rispetto per la natura, la libertà politica e l’innovazione del linguaggio artistico.

La mostra dedicata a Robert Capa al Centro Saint-Bénin, curata da Gabriel Bauret, era composta da oltre 300 opere, selezionate dagli archivi dell’Agenzia Magnum Photos, che documentavano in modo esaustivo la produzione del celebre fotografo dagli esordi alla morte prematura nel 1954 in Indocina. L’esposizione ha ripercorso la straordinaria vicenda umana e professionale di Capa, nato nel 1913 a Budapest, trasferitosi in gioventù a Berlino dove ha avuto inizio l’attività di fotoreporter, fondatore nel 1947 con Henri Cartier-Bresson e David Seymour della celebre Agenzia Magnum Photos. Fotografo di guerra di grandissima qualità, Capa è diventato un mito nella storia della fotografia del Novecento.

 

red.laprimalinea.it