Cronaca | 25 ottobre 2023, 22:50

Scritte oscene e sessiste su un'auto dei coscritti della Plaine, la polizia le fa rimuovere

Il caso, portato all'attenzione del Consiglio Valle da una mozione (respinta) del Pcp, non è isolato: magliette con espliciti insulti a carattere sessuale nei confronti delle donne sono state indossate recentemente dai coscritti di una vallata

Scritte oscene e sessiste su un'auto dei coscritti della Plaine, la polizia le fa rimuovere

Tutto è lecito, a una festa di coscritti? No, non tutto, con buona pace di chi forse crede ancora il contrario nel 2023. Lo scorso agosto agenti della Questura di Aosta hanno ordinato agli occupanti di un'auto di coscritti di un comune della Plaine che festeggiavano ad Aosta di rimuovere dalla carrozzeria le scritte 'T...a' e 'Ti monto che ti smonto' perché ritenute ingiuriose e aggressive nei confronti delle donne.

I ragazzi, ovviamente, hanno obbedito ma gli agenti hanno avuto la netta impressione che di fronte alla perentoria richiesta fossero rimasti basìti, praticamente inconsapevoli della gravità del loro comportamento.

A chiamare la Volante era stata Chiara Minelli, consigliera regionale di minoranza del Pcp, che ha riportato l'episodio in una mozione, presentata oggi in Consiglio Valle, che impegnava la Giunta a valutare, in collaborazione con gli Enti locali (che spesso organizzano manifestazioni per conferire ai neo maggiorenni la maturità civica in occasione delle loro feste), una azione di sensibilizzazione per prevenire ogni forma di molestia nei confronti delle donne e per contrastare l'abuso di alcol.

La mozione è stata respinta con sette voti contrari (Lega VdA), 26 astenuti (UV, FP-PD, Alliance Valdôtaine-VDA unie, Pour l'Autonomie, Stella Alpina; Rassemblement Valdôtain, Forza Italia, Gruppo Misto) e due a favore (Pcp).

"Il dibattito che si è sviluppato sulla nostra mozione, e che consigliamo di visionare sul sito del Consiglio regionale - commenta Chiara Minelli - è un efficace esempio di come, purtroppo e ancora, nei confronti di questa tematica ci sia una estrema superficialità e una sostanziale tolleranza e giustificazione di gesti e di atteggiamenti che noi, al contrario, riteniamo debbano essere prevenuti e contrastati anche attraverso azioni da parte delle istituzioni presenti sul territorio. Molti colleghi (Lega e FI) hanno banalizzato e strumentalizzato l'iniziativa. Silente la maggioranza, in particolare i consiglieri del gruppo Federalisti progressisti-Pd, che non hanno pronunciato una parola e si sono astenuti, come richiesto dall'assessore Marzi, che ha in sostanza sostenuto genericamente che il Governo sta già agendo nella direzione richiesta dalla mozione".

Minelli ci tiene a ribadire che "da parte nostra non c'è alcuna volontà di condannare tout court le feste dei coscritti o alcuni atteggiamenti goliardici che fanno parte della tradizione, ma certamente non faremmo mai salire le nostre figlie su un'auto con quelle scritte che la polizia ha giustamente fatto rimuovere: non ci appaiono infatti espressioni simpatiche, spiritose e goliardiche, ma al contrario volgari, sessiste e offensive".

Il caso aostano non è isolato: meno di due mesi fa durante una sagra di paese i coscritti di una vallata indossavano una maglietta con la scritta 'Ciuccia t...a', sotto gli occhi increduli di alcuni turisti, evidentemente poco avvezzi allo 'stile' della situazione.

Le feste dei coscritti sono certamente avvenimenti goliardici che consentono eccessi gaudenti difficilmente raggiungibili e tollerabili in altre circostanze, e ci sta. Ma c'è ovviamente un limite che non deve essere superato e che non è soltanto etico o di buon gusto, bensì di legge. Di frasi come quella scritta sulle magliette di quei ragazzi in festa ne sono riportate tante (seppur a fianco di altre sicuramente più truci e minacciose) nelle carte di diversi procedimenti penali per maltrattamenti e lesioni che vedono sul banco degli imputati uomini trasformatisi in aguzzini delle proprie compagne e mogli. La Valle d'Aosta non fa eccezione, anzi le inchieste e i processi per violenza di genere nella nostra regione sono in aumento. Ecco perché qualunque occasione per sensibilizzare i nostri giovani - coscritti compresi - quantomeno al rispetto delle loro coetanee non è mai persa, anzi è un'occasione in più. E oggi invece forse l'Assemblea quest'occasione l'ha lasciata per strada.

 

pa.ga.