Politica | 26 ottobre 2023, 18:28

Aosta, Gabriella Massa in Consiglio comunale; commosso ricordo di Fabio Protasoni

Gabriella Massa

Gabriella Massa

"Essere qui oggi per me è un onore grande e un dolore acuto". Lo ha detto qesta mattina Gabriella Massa, 54 anni, educatrice al Convitto regionale Federico Chabod e vicerettrice della struttura, da oggi consigliera comunale di Aosta nel Progetto civico progressista. Massa entra in aula al posto di Fabio Protasoni (foto sotto), morto a fine settembre; era la terza esclusa, ma sono arrivate le rinunce per motivi personali di Giuseppe Brucculeri e di Flaviana Filippetto; alle Comunali 2020 aveva ottenuto 87 preferenze nel Pcp, 16esima tra i più votati.

"La scomparsa prematura di Fabio lascia un vuoto incolmabile nei suoi cari e nella figlia Bianca, che vedo tutti i giorni in Convitto - ha detto dopo aver preso posto fra i banchi del Consiglio -. Ma anche nel Pcp, per cui Fabio ha lavorato con passione e competenza". Massa ricorda "il profondo senso di servizio per la comunità" di Protasoni, definito "tessitore paziente, pacato in un mondo che urla, semplice e parco".

La sfida di Protasoni, che Massa vuole ereditare, è quella di "lavorare per tutti quelli che risiedono e che trascorrono il loro tempo di vita ad Aosta. Molto è già stato fatto o impostato. Mi auguro di essere degna di questa eredità". A subentrare a Protasoni come capogruppo del Pcp è Paolo Tripodi; Sarah Burgay sarà vicecapogruppo. Massa farà parte della terza commissione Servizi alla persona; Tripodi, come capogruppo, prenderà il posto di Protasoni nella quinta commissione Controllo e garanzia.

Dipendente delle Acli, capogruppo del Progetto civico progressista in Consiglio comunale, morto a 57 anni dopo una lunga malattia lo scorso venerdì 29 settembre, Fabio Protasoni è stato commemorato in aula, prima di un sentito minuto di silenzio, dal  presidente del Consiglio comunale, Luca Tonino, dal consigliere della Lega ed ex sindaco, Bruno Giordano e dal sindaco Gianni Nuti.

Tonino ha ricordato "l'opera di mediazione" di Protasoni e l'ultimo anno, "che non è stato facile". Due giorni prima di morire, in ospedale, aveva ricevuto la visita di un gruppo di consiglieri nella pausa dell'assemblea. "Ancora in ospedale, ci ha chiesto come stava andando e ci aveva dispensato qualche consiglio per i lavori del pomeriggio. Era una delle sue caratteristiche: pensavi all'idea comune, e caro Fabio lo hai fatto fino alla fine". Tonino ha raccontato anche che "nelle ultime ore -e questo me lo ha detto la moglie- aveva espresso una volontà: 'devo chiamare il sindaco e mi devo dimettere, perché non sono più in grado di svolgere il mio compito'. In questa sublimazione dell'interesse pubblico vedo davvero l'essenza di Fabio".  

Giordano, dal fronte opposto dell'aula rispetto alla poltrona occupata da Protasoni, ha ricordato: "L'ho guardato negli occhi per circa tre anni. Da lui mi divideva politicamente quasi tutto, tranne una cosa, che poi in politica per me è quella fondamentale: la grande umanità. La più grande dote di Fabio Protasoni era di capire che la politica è l'arte del dialogo. La politica non è una scienza, tantomeno una scienza esatta. La politica è un'arte, anche nei diverbi più accesi, negli scontri più duri, bisogna essere in grado di tenere aperti dei canali di comunicazione. Sono quei canali che lui, come capogruppo del gruppo più rappresentato in questo Consiglio, ha sempre cercato di tenere aperti".

Il sindaco Nuti ha confidato: "Io continuo a incontrare Fabio tutte le mattine, quando viene qui in Comune a dirmi delle cose. Tra queste: 'un passo avanti all'altro'".

 

 

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