Diverse le sedie vuote perché la capienza dell'Auditorium di Pont-Saint-Martin è maggiore e forse anche perché non tutti hanno colto il messaggio lanciato e da rilanciare da quel palco. Ma, a una platea di poco meno di 250 persone, nel suo intervento la presidente dell'Uv, Cristina Machet, ha più volte ribadito: "La 'casa' degli autonomisti valdostani siamo e saremo solo noi, l'Union Valdotaine". Ed è stato questo, ripreso in forme diverse dagli altri relatori I("la soluzione è nel nome, 'Union Valdotaine'..." ha detto ad esempio Massimiliano Lale Demoz) il tema principale del Congresso annuale a porte chiuse del Leone Rossonero svoltosi ieri: proseguire il cammino verso la riunificazione autonomista, pur nelle differenze delle diverse aree politiche.
La presidente Machet ha parlato di "un momento solenne per cui abbiamo lavorato tanto", aggiungendo: "Ho creduto e sperato di arrivare a questo punto sin dall'inizio del cammino della 'réunion'. In modo molto semplice, oggi riconosciamo ufficialmente che l'Union valdôtaine è l'unica famiglia, l'unica casa degli autonomisti. Riaffermiamo in modo forte che è il nostro il solo simbolo -la sola bandiera- sotto il quale tutti coloro che si riconoscono negli ideali dei nostri padri fondatori devono unirsi per lottare, con tutte le armi di cui dispongono, contro le minacce alla nostra sopravvivenza provenienti da una serie di fronti diversi".
Il processo di ricomposizione dovrà terminare entro il giugno 2024 con un congresso 'di riunificazione', aperto anche a coloro che oggi militano negli altri Movimenti autonomisti valdostani. Al termine del dibattito, alla sottoscrizione del documento politico per voto sono stati 14 i delegati astenuti. Non molti, ma qualche osservatore vi ha letto una frattura con alcuni eletti in Consiglio Valle, che vedono nel percorso di réunion il pericolo di restare indietro. Al documento sono state apportate alcune modifiche. Tra queste anche la possibilità - come chiesto in apertura dei lavori da Renzo Testolin, presidente della Giunta - di inserire un rappresentante dell'organizzazione Orgueil valdôtain tra i cinque membri unionisti della commissione speciale dei dieci, l'organismo che entro la prossima primavera dovrà portare a termine la riunificazione e gestire la campagna elettorale congiunta in vista delle elezioni Europee.
"Joseph Cesar Perrin - aveva sottolineato stamane Testolin - è veramente la persona che più può trasmettere questa voglia di ricominciare tutti insieme, senza mettere barriere gli uni tra gli altri". Gli altri cinque membri saranno nominati da Alliance valdotaine e Mouv-Vda Unie.
Le tappe sono state segnate: dopo il congresso, l'Uv incontrerà tutte le sezioni, anche per lanciare la campagna per le elezioni europee del prossimo anno. Sarà formata una commissione di 10 delegati dei partiti aderenti alla riunificazione, per arrivare a un congresso unitario nella tarda primavera del 2024.