Ambiente | 02 novembre 2023, 19:58

I Giovani democratici valdostani dicono 'no' a maxi funivia Cime Bianche

I Giovani democratici valdostani dicono 'no' a maxi funivia Cime Bianche

Mentre la segreteria regionale, per bocca dello stesso vertice Luca Tonino, conferma di voler "valutare attentamente il dossier e le molteplici ricadute"; i Giovani democratici del Pd-VdA si sono espressi contro la costruzione del collegamento a fune nel vallone delle Cime Bianche, tra i comprensori del Cervino e del Monterosa Ski.

Plaude Adu-Sinistra italiana: "Raccogliamo con interesse la risposta dei Giovani democratici al nostro appello all'unità dei progressisti, partendo dalle scelte concrete, come quella sull'impianto delle Cime Bianche". Il Movimento Ambiente diritti uguaglianza in Valle d'Aosta-Adu VdA ribadisce che "l'unico emendamento possibile al Defr resta quello di stralciare la realizzazione del collegamento. Ulteriori rinvii a una fantasmagorica centralità del Consiglio rischiano solo di dare tempo al Pd dei cinici adulti di tirare a campare e a Monterosa Ski di proseguire con l'iter di realizzazione, portando avanti la Valutazione d'impatto ambientale".

Secondo Adu "il progetto di fattibilità tecnico economico fornisce ogni dato disponibile per l'unica decisione sensata: la rinuncia ad una mega opera che si pone in contrasto con il diritto, l'economia e l'ambiente". Adu chiede ai Gd "come pensano di dare concretezza al loro appello: intendono aprire un reale dibattito all'interno del partito o la loro è un'uscita mediatica per compensare la pochezza del partito dei grandi? Le immagini del ghiacciaio devastato per una gara di sci, nel silenzio dei vostri consiglieri regionali, ci dicono che i giovani non hanno più il tempo di aspettare".

E rivolgendosi ai Giovani democratici, Adu sollecita:"Vi aspettiamo su altre questioni come l'approvazione della legge contro l'omobitransfobia - che giace nei cassetti del Consiglio Valle, prima bloccata dalla Lega e poi dal consigliere pidino Padovani-, la previsione di una legge elettorale che preveda subito, come nel resto della Repubblica, la doppia preferenza di genere e una reazione al crollo della sanità valdostana. Siamo disponibili, fin d'ora, ad incontrarvi per coordinare gli sforzi per cambiare la linea, fallimentare, di questa maggioranza regionale".

red.laprimalinea.it