Ambiente | 09 novembre 2023, 13:06

'C'era una volta l'ecologia culturale dell'UV ...'; la lettera di un'ambientalista scalda il Consiglio Valle

'C'era una volta l'ecologia culturale dell'UV ...'; la lettera di un'ambientalista scalda il Consiglio Valle

Sappiamo tutti che nell’Union Valdotaine (...) non c’è mai stata molta propensione per i temi ambientali, né molta simpatia nei confronti degli ambientalisti. Eppure c’è stato un momento, nel 1989/90, in cui l’Uv che in quel momento non era al governo, ha partecipato a una raccolta firme e all’organizzazione di un referendum, per respingere la proposta di svolgere i Giochi Olimpici invernali in Valle d’Aosta". E' quanto si legge in una lettera inviata da Rosetta Bertolin (nella foto), componente del direttivo di Legambiente Valle d'Aosta, alla presidente dell'Union Valdotaine, Cristina Machet e agli organi di informazione locali.

"All’epoca la sensibilità ambientale era ai primordi - scrive Bertolin - e nel sentimento comune tutte le infrastrutture, a partire dalle piste da sci e dalle funivie, erano le benvenute. Rappresentavano lo sport, il turismo, il lavoro, il benessere: lo sviluppo verso cui tutti tendevamo. Il circo mediatico era agli esordi. Gli Unionisti, insieme a tanti altri Valdostani, hanno fatto allora una scelta contro corrente. Hanno deciso di impegnarsi, riunirsi, produrre materiali divulgativi per invitare i propri concittadini a respingere quel tipo di sviluppo. Non erano motivazioni di tipo ambientale quelle che li spingevano, ma bensì motivi ideali dettati dall’attaccamento al territorio e alla cultura ancestrale, motivazioni che prescindevano dalle sigle politiche".

La stessa esponente di Legambiente ricorda che "all’epoca io, già allora ambientalista, mi ritrovai a distribuire i volantini anti-Giochi Olimpici alla Fiera di Sant' Orso, in piena sintonia e amicizia con Adriana Vierin o Ennio Pastoret. L’ideale che ci accomunava tutti era, in modo profondo e non sempre esplicito, la volontà di realizzare il principio del 'maitres che nous', rifiutando una colonizzazione culturale ed economica che veniva da fuori. Vogliamo chiamarlo orgoglio montanaro o spirito autonomista? Oggi tutto è cambiato e quella fede nello sviluppo senza fine è sempre più messa in discussione dai fatti e dalla evoluzione della natura e delle scienze".

Eppure, per Bertolin,  "il modello culturale sotteso ai Giochi Olimpici è diventato imperante, almeno in Valle. Lo ritroviamo oggi negli eventi legati alla Coppa del mondo dello sci alpino a Cervinia-Zermatt, così come nella volontà di promuovere le infrastrutture sportive o di richiamo turistico nei luoghi estremi, (come la funivia Cervinia - Zermatt, come il progetto di funivia nel vallone delle Cime Bianche, come le nuove piste con ristorante a stella a monte di Pila…).Quindi quel modello sembra essere diventato il 'modello valdostano': sfruttare i luoghi più 'sacri', distruggere le risorse naturali più preziose della Valle per attirare pochi turisti privilegiati".

E ancora: "Il modello economico che ci viene ora proposto favorisce l’economia dello sci, delle funivie, delle infrastrutture in alta quota, portando sviluppo e soldi ai maestri di sci, alle società degli impianti e all’industria turistica di quei luoghi, a scapito di altri luoghi e di altri operatori turistici, di altri tipi di turismo e di altre attività. L’economia e le disponibilità economiche vengono messe al servizio delle lobby, dei gruppi pseudo-valdostani, quelli che si appoggiano ad alcuni valdostani illustri ma poi i soldi restano nelle mani dei privati".

L'esponente di Legambiente chiede dunque alla presidente Uv “che cosa pensa il Leone Rampante di oggi di questi temi? si confrontano tra loro i vari 'réunionisti' sul futuro della Valle d’Aosta? che cosa intendono mettere nel loro programma? sarà un elenco di opere che accontentano un po’ gli uni e un po’ gli altri o sarete capaci di immaginare il futuro della VdA e quale VdA volete lasciare ai nostri e vostri figli? Avete messo in conto che le risorse bruciate ora non le ritroveremo più?".

La lettera finisce in Consiglio Valle; 'fesseria galattica' per Marguerettaz (Uv) 

"Questa lettera contiene un'altra fesseria galattica". A dirlo, in apertura della seconda giornata del Consiglio Valle dedicata all'analisi del Defr, è stato questa mattina il capogruppo dell'Uv, Aurelio Marguerettaz (foto sotto). Replicando agli ambientalisti, Marguerettaz ha puntato il dito contro "la disonestà intellettuale nel fare un parallelo tra una gara di Coppa del mondo e l'organizzazione delle Olimpiadi totalmente in Valle d'Aosta. State prendendo in giro le persone".

Sostiene Marguerettaz: "L'organizzazione dei Giochi olimpici in Valle d'Aosta comportava la costruzione di un palazzetto di 25.000 posti, la creazione di uno stadio per il salto con gli sci a Charvensod, una serie di infrastrutture che una volta finite le Olimpiadi sarebbero state un peso enorme esattamente come a Torino, dove tutta una serie di infrastrutture sono una zavorra". Parlando della Coppa del mondo, che prenderà il via sabato tra Zermatt e Breuil-Cervinia, come di "una vetrina straordinaria" che presenta la Valle d'Aosta nel "suo vestito migliore", il capogruppo unionista ha ricordato come "noi abbiamo cercato per esempio il sostegno delle Olimpiadi a Sion cercando di portare della gare olimpioniche in Valle d'Aosta, ma c'è una differenza abissale tra fare delle olimpiadi e organizzare delle gare. Lo stesso discorso è stato fatto con Torino". Per Marguerettaz, "cercare di stravolgere la verità per portare l'acqua al proprio mulino è tipico di una componente politica che arriva qui, si alza con fare accademico dicendo questa è la verità".

Accuse respinte al mittente dai banchi dell'opposizione: "La lettera è stata inviata alla presidente del Mouvement e quindi non è certo l'Assemblea consiliare la sede opportuna per rispondere", ha detto Erika Guichardaz di Progetto civico progressista-Pcp. "Alcuni di noi nel 1990 avevano poco più di 10-11 anni  - ha proseguito Guichardaz - per questo abbiamo ripreso in mano i documenti che risalgono alle sedute del Consiglio regionale di quegli anni e così abbiamo visto chi fu a proporre la candidatura della Valle d'Aosta per i giochi olimpici: Proprio l'Union Valdotaine! Forse prima di farci la storia sarebbe meglio ricordare tutto quello che è avvenuto...".

red.laprimalinea.it