Tutti a casa con un grande amaro in bocca, anche se sul bis del ko valdostano alla Matterhorn Cervino Speed Opening ci sarà sicuramente ancora molto da dire (e non occorre essere guide alpine per capire da dove muoveranno le polemiche, è sufficiente conoscere un minimo di montagna).
A novembre in alta quota è assai facile che cada tanta neve e spiri forte vento, motivi più che validi per annullare la prima e poi la seconda gara di discesa libera maschile sulla Gran Becca di Zermatt-Cervinia.
E così la CdM maschile di sci partirà solo il 18 novembre a Gurgl, in Tirolo, dov'è previsto uno slalom. Le prove femminili sono programmate da mercoledì e le gare da sabato 18, ma le incognite legate alla meteo alpina restano le stesse.
Ieri a Breuil Cervinia si respirava un clima di rabbia e frustrazione: la paura per la cancellazione delle prove femminili e quindi la morte definitiva di tutto l'evento; il senno di poi che ha portato tanti a dire "ma si sapeva...figuriamoci se si poteva gareggiare, con queste previsioni..."; il lussuoso e vuoto ristorante di Griffa allestito per l'occasione; i chilometri di cavi delle postazioni tv e dei generatori che rischiano di perdersi lungo il ghiacciaio avvolto dalla bufera, così come i leggeri w.c. mobili; gli sforzi eroici e più che comprensibili, ma caduti nel patetico, degli organizzatori che ancora ieri pomeriggio 'spingevano' sulla gara di oggi quando nessuno ci credeva più...tutto concorre a creare una cappa di delusione e rassegnazione che non si dipanerà rapidamente.
A meno che il cielo sulla Gran Becca decida una tregua e le ragazze da mercoledì possano scendere. Solo così potrà tornare il sorriso sui volti di tutti.