Confindustria VdA rileva che il costo della chiusura del traforo del Monte Bianco di tre mesi all'anno per 18 anni porterebbe per la Valle d'Aosta una perdita complessiva del Pil del 6,7%, pari allo 0,3% all'anno.
Lo ha spiegato Stefano Di Colli, del Centro Studi Confindustria, intervenuto durante il convegno 'Il fattore tunnel: la fragilità delle connessioni tra Italia ed Europa', organizzato dalla Confindustria della Valle d'Aosta alla Skyway Monte Bianco di Courmayeur.
Il convegno si è aperto con l'intervento del presidente della Confindustria, Carlo Bonomi che ha ribadito la necessità della realizzazione della seconda canna; sul punto il presidente di Confindustria VdA, Francesco Turcato, ha reso noto che "sul raddoppio del traforo del Monte Bianc credo che da parte della Francia, in questo momento, ci sia un'apertura che fino a qualche mese fa era un 'no'. Credo che portando avanti una battaglia tutti insieme si possa arrivare ad una conclusione spero positiva".
Per l'Auvergne-Rhône-Alpes, in Francia, il costo della chiusura di tre mesi all'anno per 18 anni comporterebbe "una perdita cumulata del valore aggiunto del 2,6% - ha spiegato Di Colli -. Questa è una stima complessiva del costo economico per le due regioni che non include due aspetti: il costo economico per altre regioni che possono soffrire l'impatto economico della chiusura del traforo e anche l'effetto dovuto per i maggiori costi delle imprese che non vengono registrati dal semplice scostamento del valore aggiunto e del Pil che osserviamo come fenomeno aggregato".
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