Economia | 07 dicembre 2023, 07:25

Rischio 'caos' sui fondi PNRR , l'assessore Caveri chiede lumi a Roma

L'assessore Caveri e il competente staff dirigenziale regionale durante la videoconferenza

L'assessore Caveri e il competente staff dirigenziale regionale durante la videoconferenza

“Bisogna evitare che si mischino fondi europei della politica di coesione con il PNRR.  Nel caso della politica regionale, la governance non può essere a Roma: noi abbiamo già avviato con Bruxelles il lavoro sui diversi fondi e ogni logica centralistica non sarebbe accettabile e violerebbe regole comunitarie e persino la Costituzione”. Lo ha detto ieri l'assessore regionale agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna, Luciano Caveri, partecipando in video conferenza a un incontro delle Regioni e Province autonome con il Governo sui fondi strutturali e sul PNRR; presenti i ministri degli Affari europei Raffaele Fitto e delle Autonomie Roberto Calderoni.

Riguardo al PNRR, Caveri ha chiesto “certezze sul piano revisionato, visto che non ne conosciamo i contenuti: bisogna capire come si finanzieranno i lavori che dovessero uscire dal Piano di Resilienza”.

“Essenziale – ha aggiunto l’assessore - che sul PNRR si abbiano risposte alle domande poste dalle Regioni, che purtroppo per ora non abbiamo. Ordine ci vorrebbe anche sulle relazioni che devono essere scritte per diverse autorità di vigilanza, che per la loro numerosità intasano il lavoro degli uffici che abbiamo dovuto creare in assenza di assistenza tecnica da parte dello Stato".

Infine, "la questione del Repower EU nel settore energetico: non si può pensare che ci siano finanziamenti a favore delle sole società partecipate dello Stato per sviluppare le energie rinnovabili, quando esistono società energetiche regionali interamente pubbliche. Questo vale a maggior ragione, a favore della sovranità energetica italiana ed europea, per il settore idroelettrico, che rischia nel caso di gare delle concessioni di finire nelle mani di chissà chi, con gravissime conseguenze”.

red.laprimalinea.it