Politica | 07 dicembre 2023, 15:13

F.Manes, 'transfrontalieri ingiustamente penalizzati da nuovo decreto'

F.Manes, 'transfrontalieri ingiustamente penalizzati da nuovo decreto'

"Queste modifiche rappresentano un cambiamento radicale che potrebbe avere un impatto negativo su milioni di lavoratori italiani all'estero e sui frontalieri". Lo sostiene il deputato valdostano Franco Manes (Union valdôtaine), esprimendo "preoccupazioni significative" riguardo allo schema di decreto legislativo, che quindi non passerà all'esame dell'aula, per l'attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale. Nella recente seduta della commissione Finanze, la componente delle minoranze linguistiche del gruppo misto, di cui Manes fa parte, ha sottolineato come il nuovo schema di decreto "mina il sistema dei lavoratori frontalieri e smantella il regime di tassazione agevolata temporaneo destinato a chi lavora all'estero ma risiede in Italia".

Il deputato spiega che "nonostante l'accoglimento delle osservazioni da parte del relatore Centemero, il governo non sembra pronto ad impegnarsi concretamente per sanare le problematiche mettendo a rischio l'efficacia di una misura che fino ad ora ha portato soltanto vantaggi". In particolare, Manes richiama l'attenzione "sulla mancanza di una deroga di almeno un anno per il regime fiscale degli impatriati e sull'assenza di distinzioni legate alla situazione familiare".

Ed è preoccupato "per la definizione ambigua di 'frazione quotidiana' e per le possibili implicazioni per i lavoratori frontalieri: se un frontaliero lavora otto ore al giorno in Svizzera e passa 16 ore in Italia, questo lo rende automaticamente un soggetto fiscale italiano?", si chiede, affermando che "questa interpretazione penalizza ingiustamente i frontalieri". Per questo, secondo il deputato, "è cruciale esplorare alternative, come abbiamo già richiesto tramite ordini del giorno e mozioni".

Un esempio è "incentivare i territori di confine con fondi mirati per assicurare che alcune professioni non siano costrette a emigrare. Dobbiamo impegnarci per offrire condizioni salariali migliori e un sistema fiscale più giusto, come anche il presidente Mattarella ha riconosciuto durante il 70esimo anniversario dell'Uncem".

Manes conclude affermando che "come componente minoranze linguistiche auspichiamo che il governo prenda seriamente in considerazione le osservazioni poste in commissione e metta in atto un ripensamento delle politiche attuali per proteggere i diritti di questa importante categoria di lavoratori".

Agenzia DIRE