Cronaca | 11 dicembre 2023, 12:16

Corte dei conti, direttore lavori della Monterosaterme assolto dall'accusa di danno erariale per 470mila euro

Corte dei conti, direttore lavori della Monterosaterme assolto dall'accusa di danno erariale per 470mila euro

"Sono felice e sollevato per l'esito felice del procedimento. Sono stato sempre convinto di aver operato per il bene del Comune di Ayas come peraltro riconosciuto dalla sentenza che mi ha assolto nel merito, evidenziando manchevolezze altrui. L'amarezza comunque rimane per come alcuni bravi Amministratori siano stati mal consigliati, prova ne é la condanna del Comune alle spese, anche in considerazione che si tratta di denaro pubblico". 

E' questa la dichiarazione dell’ingegnere aostano Corrado Trasino dopo aver appreso di essere stato assolto con formula piena, questa mattina dai giudici della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti dall'accusa di danno erariale per 470mila euro per problematiche tecniche verificatesi durante i lavori di trasformazione del Palazzetto del ghiaccio di Ayas nel Centro benessere e ricreativo 'Monterosaterme'. Trasino era direttore dei lavori a Champoluc per i quali il Comune era committente; per il procuratore contabile Giuseppe De Rosa le infiltrazioni di acqua verificatesi in una piscina della Monterosaterme non furono né individuate né risolte dal professionista, che dunque non avrebbe controllato adeguatamente lo svolgimento dei lavori.

Il Comune di Ayas per i danni causati dalle infiltrazioni citò in causa civile l'impresa esecutrice e fu una perizia tecnica svoltasi in quel frangente e acquisita dopo la sentenza di primo grado, nel 2022, a convincere l'Amministrazione comunale a depositare un esposto alla Corte dei conti contro il direttore dei lavori.

Assistito dall'avvocato Simonetta Biondo, Trasino, ha dimostrato in udienza che la stessa perizia responsabilizza l'impresa e non il direttore dei lavori, che anzi aveva a più riprese chiesto al Comune di cambiare ditta esecutrice, senza ottenere alcuna risposta. Inoltre il Comune disponeva della possibilità di bloccare una fideiussione da 300mila euro da parte dell'impresa, cosa mai avvenuta. Circostanze comprovate e rilevate dai giudici contabili, che in sentenza di assoluzione hanno più volte ribadito il corretto operato del professionista aostano. 

Per il collegio giudicante "l'ingegner Trasino risulta avere sollecitato più volte il Comune di Ayas a procedere anche alla sostituzione dell'impresa e all'esecuzione di alcune lavorazioni in danno della medesima, trattenendo gli importi ancora dovuti all'associazione temporanea di imprese appaltatrice", come emerge da due ordini di servizio del 2016. Inoltre il collegio rileva "un comportamento inerte del Comune che, pur a fronte delle (queste sì) plurime manchevolezze dell'Ati esecutrice, non ha dato corso a interventi in danno dell'impresa, né ha proceduto ad attivare i rimedi contrattuali idonei per trattenere le cauzioni previste dal contratto, le quali avrebbero almeno in parte ridotto il pregiudizio economico incombente sul Comune di Ayas". "Parimenti - si legge nella sentenza - la mancata adozione di interventi di ripristino dei maggiori vizi costruttivi, attinenti alla mancata efficace impermeabilizzazione degli sfiori delle piscine e delle solette di camminamento tra le stesse (che hanno comportato a loro volta l'ammaloramento delle strutture e dei locali adiacenti e sottostanti alla zona-benessere), rientravano nella sfera decisionale ed operativa del Comune, e non potrebbero essere poste in relazione di causalità immediata e diretta con le condotte tenute" dall'ingegnere.

 

pa.ga.