Eventi e appuntamenti | 19 dicembre 2023, 16:58

La prima edizione di AnimaTerrae chiude con il botto, 'un successo, andiamo avanti'

La prima edizione di AnimaTerrae chiude con il botto, 'un successo, andiamo avanti'

Con meritato successo di partecipanti, visitatori e 'rimbalzo' importante oltre i confini regionali si è chiusa la prima edizione del progetto AnimaTerrae, animazione culturale per il rilancio turistico della media Valle d'Aosta, nella zona tra Châtillon, Saint-Vincent, Saint-Denis, Chambave e Pontey. 

I numeri parlano da soli: una ventina di eventi, distribuiti nella media Valle, "hanno mosso circa 400 persone tra valdostani e turisti. Cento i cittadini coinvolti in azioni legate alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione del capitale naturale. Più di 50 i residenti coinvolti a vario titolo nel percorso- si legge in una nota- a cui si aggiungono una sessantina di operatori del settore turistico e culturale che hanno preso parte alle attività. AnimaTerrae conta un totale di oltre 600 persone coinvolte, senza contare la partecipazione alle sagre e alle feste patronali".

I numeri delle visite ai castelli, punti cardine della proposta culturale del progetto, sono in netto aumento. Il castello di Cly, a Saint-Denis, ha registrato 1.493 ingressi al 16 dicembre, con un incremento di 435 visitatori rispetto allo scorso anno e un aumento del 41%. I biglietti del castello di Ussel, a Châtillon sono passati da 1.622 a 1.912, segnando un aumento del 18% rispetto al 2022.

"Le amministrazioni coinvolte- commenta Camillo Dujany, sindaco di Châtillon- sono gratificate dalla qualità delle performance prodotte e dell'enorme successo di pubblico che il festival ha movimentato, considerato pure che la loro provenienza è stata sovraregionale. La mia personale soddisfazione è quella di essere riusciti a produrre un festival di qualità senza confini municipali ma condividendo con tutti i soggetti partecipanti l'essenza del fatto storico nella sua dimensione originale".

Partner del progetto i Comuni di Châtillon, Saint-Denis e Pontey, con capofila il consorzio Saint-Vincent Turismo, l'istituzione scolastica Prosper Duc di Châtillon e l'associazione culturale La Gare di Chambave.

Soddisfatta anche Cristina Rore, vicepresidente del consorzio Saint-Vincent Turismo: "Questi sono numeri che aprono molte prospettive. Innanzitutto quella del turismo lento composto da visitatori che scelgono con consapevolezza la nostra destinazione, vivendo non tanto una visita singola 'mordi e fuggi', ma un'esperienza 'lenta' di scoperta di luoghi, storie, tradizioni, particolarità naturalistiche di cui i nostri paesi sono ricchissimi".

Per il direttore artistico del progetto, Enrico Montrosset, "l'impresa compiuta è propulsiva verso il futuro. Si evince dal percorso una necessità e una possibilità di autodeterminarsi con una nomenclatura propria, specifica della media Valle. Possiamo ridefinire l'azione con un nuovo termine, quello della microfisica del territorio, espressione che richiama la multidimensionalità delle interazioni e la disseminazione della presa in carico di un territorio".

 

red.laprimalinea.it