Cultura | 31 dicembre 2023, 08:43

E' l'amore il 'Filo invisibile' che ci lega a chi non c'è più

Un sentimento 'speciale' raccontato nell'omonimo libro scritto a quattro mani dalle sorelle Martina e Marzia Carbutti, i cui proventi sono interamente devoluti alla Fondazione Santa Lucia IRCCS, ospedale di neuroriabilitazione e istituto di ricerca in neuroscienze

E' l'amore il 'Filo invisibile' che ci lega a chi non c'è più

"Scrivere su facebook doveva per me essere semplicemente un modo per sfogarmi e invece attraverso quelle pagine dove ho trascritto i miei pensieri, le mie sensazioni e i miei ricordi di un periodo più arcaico ho fatto rivivere mio padre e ho trovato il sostegno di tanti amici virtuali che non smetterò mai di ringraziare perché mi hanno aiutata a percorrere il viaggio più bello della mia vita". Sono parole di Martina Carbutti (nella foto), autrice insieme alla sorella Marzia di 'Un Filo invisibile', libro che narra in modo leggero e ironico di due donne che hanno vissuto la perdita improvvisa del loro padre.

Martina e Marzia hanno rispettivamente quarantatré e quarantasei anni, oggi impiegate hanno vissuto in passato per anni importanti esperienze lavorative nel mondo dell’infanzia, Martina gestendo un nido famiglia e Marzia quale organizzatrice e animatrice di feste per bambini.

"Questo mix di emozioni e questa voglia immensa di sentire ancora papà accanto, naturalmente ha investito anche mia sorella - spiega Martina - grazie alla quale sono tornata a credere. La scomparsa di papà mi aveva fatto un po' perdere quella fede che ho sempre avuto e con la conoscenza di mia sorella che è sempre stata affascinata da libri che raccontano della vita dopo la morte e che mai come in questo periodo ne ha fatto il suo 'nutrimento', l'ho ritrovata. Insieme abbiamo realizzato il progetto di questo libro in omaggio al nostro caro papà per poter dare speranza a tutti coloro che come noi hanno perso una persona importante. Quale periodo migliore scegliere per scrivere, se non quello che ho vissuto mentre io ero in isolamento per via del COVID-19 e mia sorella in quarantena. Da questa esperienza così autentica e unica ho imparato la cosa più importante: che nessun cambiamento di dimensione può e potrà mai porre fine all'amore perché esiste un filo invisibile che collega i cuori… e si chiama amore".

 

'Un Filo invisibile' vuole far riflettere sull'esistenza della vita oltre quella terrena; è una sorta di diario scritto da due donne che hanno deciso di affrontare la scomparsa del loro papà raccontandone l'essenza, la profondità quanto la simpatia, a volte esilarante. Ed è proprio per elaborarne la mancanza che alle lacrime -  le quali secondo gli indiani Chan Kom ritarderebbero l'arrivo dell'anima in cielo -hanno fatto prevalere la scrittura dettata dal cuore. Nasce così 'Un Filo invisibile', iniziato come puro sfogo dell'anima da Martina, la sorella minore, che forse nel tentativo inconscio di superare la perdita ha iniziato a condividere racconti di vita vissuta del suo papà con gli amici virtuali sulla pagina facebook. E per la prima volta quella che spesso è la realtà dei social si è trasformata in quella realtà tangibile che soltanto un libro può rappresentare.

'Un Filo Invisibile' inverte così il percorso, traslando dal mondo digital a quello fisico, per raccontare su carta momenti di vita, prima cristallizzati su un computer o un telefonino. Un libro in cui, proprio come sui social, la grafica è leit motiv di pagine arricchite di immagini, emoticon e aforismi per inviare a tutti, e ricordare a sé stessi, che la vita continua anche lassù…Un tuffo nel passato dove immergersi nella propria infanzia per una seconda volta, in un mix di sorrisi e commozione che tocca il cuore di ognuno e diviene spunto di riflessione. Perché certi messaggi, le raccomandazioni e il ripetersi di alcuni gesti dei propri genitori, solo in età adulta possono essere compresi e apprezzati.

Scelta naturale quella di condividerlo con i lettori, per supportare chi come loro vive un dolore così grande e per sostenere la Fondazione Santa Lucia devolvendone interamente i proventi. La Fondazione Santa Lucia IRCCS (foto sopra) è un ospedale di neuroriabilitazione e istituto di ricerca in neuroscienze, dalle autrici descritto come “una seconda casa” quando la loro mamma, ai tempi paralizzata, ne era degente.

Martina e Marzia conservano un sogno ancora chiuso nel cassetto: svolgere missioni umanitarie in diversi Paesi africani. 'Un Filo Invisibile', pubblicato con Passione Scrittore, partner di Mondadori Store, è in vendita in tutte le librerie online e ordinabile nelle librerie fisiche.

red.laprimalinea.it