"Alle dichiarazioni su Chanoux occorre replicare con pacatezza, ma con fermezza. Lo dobbiamo fare per tutti quei valdostani, e non solo, per i quali Chanoux è un punto di riferimento chiaro. Proprio nell’anno in cui ricorre l’80/o della sua morte che - lo ricordiamo - è avvenuta in una carcere fascista". Così questa mattina, a margine della conferenza stampa della Giunta, il Presidente Renzo Testolin è interve
nuto sulle polemiche scaturite sabato scorso dalle affermazioni del 75enne aostano ex consigliere regionale dell'Msi (e per un certo periodo del Psi) Domenico Aloisi (foto sopra), che durante il Congresso regionale del Partito ha ribadito quanto va dicendo da anni, ovvero che "Emile Chanoux era un fascista", asserendo poi che "da questo emerge chiaramente la falsità storica della Resistenza in Valle d'Aosta".
Testolin ha detto che "queste dichiarazioni, che ripropongono un goffo e inopportuno revisionismo e un falso storico, la dicono lunga sull'assenza di attendibilità e di autorevolezza di chi ha espresso queste considerazioni. Credo che sia opportuno che i vertici nazionali del partito, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in primis, prendano le distanze da queste parole pronunciate da esponenti locali".
pa.ga.
